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L'addio naturale di Fabio Paratici. Ma il ritorno di Allegri non può non aver inciso

L'addio naturale di Fabio Paratici. Ma il ritorno di Allegri non può non aver incisoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 4 giugno 2021, 19:08Il corsivo
di Simone Bernabei

Commozione, gratitudine, orgoglio. Ingredienti che hanno fatto da contorno all'attesissima conferenza stampa di addio di Fabio Paratici alla Juventus. Un incontro con la stampa in cui, come 2 anni fa con Allegri, era presente il presidente Andrea Agnelli. Che per omaggiare quello che per 11 anni è stato il suo uomo mercato (ma non solo) ha usato aggettivi, parole e perifrasi luccicanti, di stima e gradimento (professionale e umano), di approvazione e riconoscenza. Già, ma allora perché l'uomo che ha portato in bianconero Tevez, Dybala e CR7 se ne va così, un po' all'improvviso? "Dopo una chiacchierata di due ore, è stato naturale convenire che forse era il momento di chiudere e aprire un percorso diverso", la spiegazione non proprio dettagliata di Agnelli. Nel dna della Juventus, anzi di questa Juventus, quello del cambiamento è sempre stato un gene preponderante. Ma i dubbi restano.

Quanto può aver inciso la scelta di Allegri? Molto, probabilmente. Anche se i diretti interessati non possono far altro che non confermare. A domanda precisa, Paratici ha preferito glissare lasciando l'incombenza ancora ad Agnelli: "Non ha nulla a che fare, se avessimo deciso di continuare insieme lo avrebbero fatto pensando solo a vincere". Il dubbio ancora una volta resta. Perché da tempo si parla di un rapporto non proprio idilliaco fra il tecnico toscano e l'ex uomo mercato. Alla conferenza di addio, fra l'altro, erano presenti anche Nedved e Cherubini. Ma non Allegri. La sensazione diffusa, già due anni fa, era quella che dietro la separazione col livornese ci fosse proprio il pensiero di Paratici. Con Agnelli che non nascose ai tempi la propria incertezza in merito. "Fu una scelta giusta in quel periodo e in quel contesto, è una scelta giusta richiamarlo oggi in questo momento e in questo contesto", è stato spiegato. D'accordo, i due avrebbero lavorato con professionalità "pensando solo a vincere". Ma forse, vista la necessità di ripartire con un "nuovo-vecchio" progetto, l'incombenza di tornare subito a vincere, è giusto non lasciare spazio a fraintendimenti e frizioni di sorta. Anche così, probabilmente, si spiega l'addio di Fabio Paratici alla Juventus dopo 11 anni di successi.

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