David Beckham, icona pop del calcio di fine millennio. L'esatto contrario di George Best

Alla moda, ma non debordante. Icona pop, ma senza mai scadere in grossi eccessi. L'esatto contrario di George Best, pur avendo - nella sua carriera - in comune la maglia numero 7 del Manchester United. David Beckham è stato probabilmente l'uomo copertina più pulito di un calcio che difficilmente erge i bellissimi a propria immagine, se non per le grandi gesta calcistiche. Beckham invece si è sposato con Victoria, affascinante ma non bellissima, in quella che poteva sembrare un'enorme operazione di marketing: lui calciatore, lei prodotto del panorama musicale con le sue Spice Girls, sicuramente iconiche del pop, quello vero.
David Beckham compie oggi 48 anni, portati divinamente. Classe nel vestire, destro favoloso, calci di punizione e cross solo da spingere in rete, non è mai stato un flop, anzi. L'unica situazione intricata della sua carriera, al netto delle prestazioni un po' così e degli scivoloni sui calci di rigore che sono costati anche insulti. Forse però la cosa peggiore capitatagli è quella dell'estate del 1998, quando Beckham viene espulso agli ottavi di finale contro l'Argentina, causando poi l'eliminazione dal torneo poi vinto dalla Francia.
Servirono quattro anni per la redenzione, perché fu suo il rigore che riuscì a eliminare l'Argentina, quattro anni dopo, sempre negli ottavi di finale ma stavolta di Corea e Giappone. Oltre a calciatore è imprenditore, procuratore, presidente dell'Inter Miami. In Italia ha giocato per qualche mese - in due occasioni - nel Milan, in prestito dai Los Angeles Galaxy. Nel 2012, il penultimo anno della sua carriera, è stato il calciatore più pagato del mondo con 46 milioni di dollari.
