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Paolo Di Canio, spintone all'arbitro e braccio teso con la Curva. Ma anche il premio Fair Play

Paolo Di Canio, spintone all'arbitro e braccio teso con la Curva. Ma anche il premio Fair PlayTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
domenica 9 luglio 2023, 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Genio e sregolatezza in campo, controverso e controvento fuori. Paolo Di Canio cresce nelle giovanili della Lazio, frequentando lo stadio con il gruppo degli Irrudicibili, esordendo però tra i professionisti con la maglia della Ternana, in C2. Con i biancocelesti serve aspettare i vent'anni, nel 1988, quando Giuseppe Materazzi lo schiera in un Cesena-Lazio finito 0-0. Per il primo gol bisogna aspettare però il 15 gennaio, quando in un Olimpico in ricostruzione - per il Mondiali di Italia 1990 - c'è il derby contro la Roma. Al venticinquesimo del primo tempo c'è un cross dalla sinistra di Cervis che attraversa l'area e capita proprio sui piedi di Di Canio. Il numero nove la insacca e corre con il dito puntato verso i tifosi giallorossi, come già successo in un altro derby con Chinaglia protagonista.

Diventa così uno dei migliori giocatori di quella Lazio, un talento promettente ma che viene ceduto nel 1990, alla Juventus. Calleri fa arrabbiare i tifosi laziali, mentre Di Canio con Maifredi e Trapattoni non riesce a sbocciare. Al Napoli, in prestito, sboccia nuovamente segnando anche gol belli, come quello contro il Milan. Proprio i rossoneri ci punteranno dopo un periodo fuori rosa alla Juventus, vincendo lo Scudetto nel 1995-96 con Capello. Proprio con l'allenatore avviene un alterco che gli fa preferire l'attraversamento della Manica, finendo ai Celtic di Glasgow. Qui viene votato giocatore dell'anno, ma i biancoverdi non vincono nulla.

Gioie e dolori, in Inghilterra. Perché poi si trasferisce allo Sheffield Wednesday e, nel suo secondo anno, viene squalificato per undici giornate per uno spinto all'arbitro Allcock. Va al West Ham e segna un gol straordinario, al Wimbledon, vince l'Intertoto contro i francesi del Metz e viene nominato miglior giocatore della Premier League. Il 18 dicembre del 2000, contro l'Everton, decide di interrompere un'azione da gol per un infortunio occorso a Paul Gerrard, portiere dei Toffees. Un gesto che lo riabilita completamente dopo quello che è successo con l'arbitro Allcock: vince il premio Fair Play e Blatter gli spedisce una lettera d'encomio. Nel 2004-05 ritorna alla Lazio, rinunciando a gran parte dello stipendio: il ricordo è ancora legato a gennaio, perché il 6 gennaio la Lazio va in vantaggio per 1-0 e Di Canio va a esultare sotto la Curva Sud. Alla fine della partita saluta col braccio teso i tifosi della Curva Nord, verrà squalificato grazie alla prova tv. Oggi Paolo Di Canio compie 55 anni.

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