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Roberto Carlos, il campione che non difendeva. Almeno per Hodgson all'Inter

Roberto Carlos, il campione che non difendeva. Almeno per Hodgson all'InterTUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Di Benedetto
domenica 9 aprile 2023, 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

"All'Inter mi hanno messo a giocare anche in attacco. Nelle prime partite ho segnato molto, così mi hanno spostato più avanti. E lì soffrivo parecchio. Ho parlato col presidente per dirgli che non potevo giocare lì: io dovevo fare il terzino”. È il ricordo di Roberto Carlos, terzino sinistro ex Inter e Real Madrid, che in Italia ha lasciato sì un bel ricordo, ma forse troppo limitato. Una sola annata in nerazzurro, qualche grande punizione nel 1995-96, i gol e poi il trasferimento in Blancos, per chi era già uno dei migliori giocatori del Sudamerica, avendo vinto per due anni il Brasileirao con il Palmeiras, facendo gol a ripetizione e trovando una maglia da titolare nella Seleçao. Probabilmente la Nazionale migliore al mondo, di quel periodo, sicuramente per il talento espresso dai giocatori.

Alla fine dell'anno se ne va, nonostante i gol e le buone prestazioni. Anche perché la stagione dell'Inter va a rotoli ben presto, già a settembre, quando viene eliminata dal Lugano in Coppa UEFA. Al suo posto i nerazzurri puntano su Pistone, che qualche anno dopo spiegherà cosa è successo con Roberto Carlos. "È stato lui a volersene andare. La società ha deciso di lasciarlo andare, non è giusto e nemmeno sensato trattenere un giocatore che non vuole rimanere. Roberto Carlos era un fenomeno, ma la società ha preso quella scelta".

Sicuramente una scelta errata, per quanto visto in carriera. Due Copa America, un Mondiale, tre Champions League con il Real Madrid, due intercontinentale, svariati premi. Roberto Carlos è stato probabilmente uno dei migliori calciatori della sua generazione, anche se all'Inter non è stato compreso fino in fondo, finendo la propria carriera all'Anzhi (in Daghestan) e poi in India. Oggi compie 50 anni.

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