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Di Caro alla Gazzetta: "Roma, l'addio di Pinto perdita pesante per un club al bivio"

Di Caro alla Gazzetta: "Roma, l'addio di Pinto perdita pesante per un club al bivio"TUTTO mercato WEB
venerdì 5 gennaio 2024, 09:57Rassegna stampa
di Paolo Lora Lamia

Nel suo fondo su La Gazzetta dello Sport, il giornalista Andrea Di Caro ha parlato della separazione tra Tiago Pinto e la Roma: "I Friedkin perdono un dirigente giovane, capace, onesto e in costante crescita. È durata tre anni la sua esperienza a Roma. Arrivò nel gennaio del 2021, a sorpresa e poco conosciuto, dal Benfica. Aveva soltanto 36 anni e nessuna esperienza in Italia. La full immersion è stata immediata: Roma e la Roma, una palestra professionale e di vita affrontata con entusiasmo e serietà, senza farsi travolgere da una città che fagocita tutto e senza cambiare un carattere sobrio e poco incline a strizzate d'occhio, notizie passate per farsi pubblicità, capacità mediatiche e di comunicazione".

Prosegue: "Pinto in questi anni ha vinto una Conference, disputato una finale di Europa League e fatto molte cose buone nel mercato in entrata e in uscita, tallone d'Achille dei suoi predecessori. Ha ereditato una rosa ipertrofica, un monte ingaggi alto, giocatori in esubero che non se ne volevano andare. Si è liberato di zavorre e ha venduto a prezzi alti giovani ancora in divenire, aiutando le casse della società a cui lascia 44 milioni di utili".

In chiusura: "Pinto non ha mai tradito la fiducia della proprietà, a scapito anche di qualche rapporto personale. Ma fatica e meriti così mal distribuiti devono essergli apparsi un fardello troppo pesante da portare ancora. Cercherà fortuna altrove: lascia con eleganza, ringraziando tutti. Chi rischia dopo 4 anni di trovarsi punto e a capo è la proprietà. Senza d.s., con un tecnico in scadenza, un'infinità di dirigenti cambiati, il miglior giocatore in prestito, un nuovo stadio ancora molto lontano. La Roma appare a un bivio tra una stagione che può ancora regalare gioie e un trofeo o l'ennesima rivoluzione".

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