Attesa per Pioli e rivoluzione tattica: la Fiorentina col 3-5-2. Cambierà tutta la rosa

La Fiorentina è pronta a partire. A ripartire, anzi, da Stefano Pioli e nonostante sia un tecnico che ha fatto le fortune del Milan e non soltanto con il tridente, a Firenze ripartirà da un nuovo assetto tattico: sarà 3-5-2, perché Daniele Pradè e Roberto Goretti hanno costruito una rosa ad hoc proprio per giocare con questo schema. Cosa manca? Sicuramente risolvere i casi relativi a Moise Kean e Dodò, più quello Rolando Mandragora. Poi un regista in mezzo al campo e capire se sostituire questi giocatori con altri big. Dietro la retroguardia sembra fatta, al centrocampo servono rinforzi di qualità e numerici, idem sugli esterni e se parte Beltran anche un'altra seconda punta.
Chi resta
David de Gea
Tommaso Martinelli
Pietro Comuzzo
Luca Ranieri
Marin Pongracic
Mattia Viti (nuovo, Nizza)
Pablo Mari
Robin Gosens
Niccolò Fortini
Fabiano Parisi
Nicolò Fagioli
Jacopo Fazzini (nuovo, Empoli)
Amir Richardson
Cher Ndour
Albert Gudmundsson
Edin Dzeko (nuovo, Fenerbahce)
In uscita
Pietro Terracciano (Cremonese)
Oliver Christensen
Nicolas Valentini (Hellas Verona)
Matias Moreno (Levante)
Lorenzo Lucchesi (Palermo)
Lorenzo Amatucci
Gino Infantino
Costantino Favasuli
Antonin Barak
Abdelhamid Sabiri
Riccardo Sottil
Josip Brekalo
Jonathan Ikoné
Filippo Distefano
M'Bala Nzola
Maat Daniel Caprini
In dubbio
Dodò
Rolando Mandragora
Alessandro Bianco
Lucas Beltran
Christian Kouamé
Moise Kean
Viti alla Fiorentina: il racconto di chi lo ha portato in Viola
L'avvocato e colui che cura da anni gli interessi di Mattia Viti, Daniele Casciani, è intervenuto oggi a Radio Firenzeviola nel corso di "Palla al centro" parlando dell'emozione del nuovo difensore della Fiorentina, tornato in Toscana dopo l'esperienza in prestito all'Empoli e il trasferimento dal Nizza. Queste le sue parole: "Lui da sempre aspirava a vestire la maglia viola. Era un suo grande obiettivo e ci è arrivato, questo è un momento estremamente felice. Mattia viene da un'esperienza all'estero in cui ci sono state delle difficoltà, probabilmente dovute all'età e a una maturità che doveva essere completata. Poi ha fatto due anni molto diversi tra loro. A Sassuolo c'è stato un problema di infortuni e di scelte tecniche, mentre a Empoli la continuità l'ha avuta ed era partito molto bene come tutta la squadra. Il girone di ritorno c'è stato un calo anche perché ha avuto un infortunio che lo ha tenuto ai box per un po'. Ma è stata decisamente una stagione differente rispetto a Sassuolo".
