Bigon: "Tante richieste ma non smantelleremo il Bologna. Arnautovic? Non dipende da noi"

Il direttore sportivo del Bologna, Riccardo Bigon, è stato intervistato nel corso della trasmissione 'Fede Rossoblù' su 'Radio 1909'. Questo il botta e risposta col ds del club emiliano.
Primo giorno della nuova stagione e ultimo giorno di scuola della Primavera. Come sta andando?
“Il primo giorno deve ancora iniziare, il ritrovo è alle 17 con tutti i passaggi ormai abituali tra tamponi e sierologici... I ragazzi sono in numero limitato visto che alcuni stanno partecipando a competizioni con le nazionali, altri invece ancora in vacanza. Non è un vero e proprio inizio ma uno stacco dalle vacanze. Si è pensato di non prolungare troppo il periodo di assenza dagli allenamenti quindi facciamo 5/6 giorni ora poi altri 5/6 prima del vero e proprio ritiro che inizierà tra un paio di settimane. Siamo entusiasti”.
Con gli addii di Palacio, Da Costa e Danilo poi viene da pensare che sia finito un ciclo
“Si è costruito tanto in questi anni. Il Bologna si è ritagliato un’identità che ora ci rende riconosciuti dappertutto sia come club che come target tecnico importante. Questo non è il primo obiettivo di una squadra di calcio ma sicuramente per arrivare a vincere il più possibile questo tassello è importante. Questo club ha dato dimostrazione di avere un’identità precisa e nel calcio non è così comune. Ripartiamo con Mihajlovic in panchina e un gruppo consolidato che ci da l’idea di dare continuità al nostro lavoro”.
Arnautovic è una trattativa conclusa? E’ arrivato lo svincolo?
“Arnautovic è ancora tesserato con un altro club quindi dichiarazioni particolari non posso farne. E’ un calciatore forte e la partita contro l’Italia ne ha amplificato il giudizio o un’intenzione di mercato su di lui. Noi aspettiamo e vediamo cosa succederà nei prossimi giorni. Ha un curriculum importante e ha una personalità che gli da grande forza caratteriale. Ma al momento non dipende da noi la questione”.
Il mercato apre il 1 luglio ma abbiamo letto e visto di varie possibilità: Bonifazi, Van Hooijdonk… E’ possibile che qualcosa si chiuda a breve?
“Si anche perché il vero ritrovo della squadra e a metà luglio. Qualcosa di nuovo può arrivare prima della partenza per Pinzolo. La grande forza del Bologna è avere un presidente che non mette freni e che da la possibilità di lavorare con grande forza e tranquillità. Il mercato non è iniziato ufficialmente ma giugno è un mese di grandi operazioni. Il nostro presidente è sempre talmente vicino e innamorato di questa squadra da darci la possibilità di muoverci anche prima del ritiro”.
Il Bologna che avete in mente che Bologna è?
“Fare previsioni è difficile. Il mercato prende spesso pieghe inaspettate ma affermo con certezza che non ci sarà rivoluzione. Se ci dovesse essere una o due offerte non sottocosto forse le prenderemo in considerazione però sicuramente non smantelleremo la squadra in alcun modo, vogliamo rinforzarla”.
Si fa un gran parlare di Tomiyasu e Svanberg. C’è qualcosa di concreto?
“E’ difficile dettare tempi ma la cosa certa è che 4 o 5 dei nostri giocatori sono nel mirino di molte squadre. Non abbiamo fretta di chiudere operazioni a qualsiasi costo. Abbiamo la forza data dal presidente di valutare tutto e non ci facciamo prendere dalla fretta. Da grande soddisfazione sapere che i giocatori che sono qui e quelli che contattiamo sono contenti di restare o di venire. Molti giovani preferiscono Bologna ad altre piazze proprio perché hanno visto cosa è stato fatto”.
Gli Europei stanno mettendo in risalto tante nazionali del nord Europa. Di giocatori di queste nazionalità ne sono arrivati tanti sotto la sua gestione. Che cosa ci possono dare questi paesi?
“Sono paesi che sono molto cresciuti in termini di formazione dei calciatori. La scuola ormai è a un livello avanzato. Io ho sempre avuto ottimi benefici da quel tipo di mercato. Raramente si sbaglia il giocatore perché hanno solidità professionale e personale di alto livello. Sono mercati che battiamo”.
Come ritrovate Sinisa alla vigilia di un campionato che riporta tante prime firme in panchina in Italia?
“Questo è sicuramente un tema che fa gioco a tutti. Il mister quando fa due settimane di vacanza è anche troppo. È carico, positivo, sempre sul pezzo ma non lo scopriamo oggi. Lui è una garanzia che le cose vengano fatte con un certo spirito ed è quello che vogliamo per Bologna”.
