Bologna, Bigon: "Cerchiamo giocatori d'esperienza da affiancare ai nostri giovani"

Riccardo Bigon è intervenuto nel corso della nona uscita del format BFC Week. Il direttore sportivo del Bologna ha raccontato come si struttura il calciomercato felsineo e cosa ci si può aspettare dalla prossima finestra.
Per voi questo è un periodo molto caldo. Come funziona il lavoro del direttore sportivo e qual è il percorso che vi porta dalla selezione di un giocatore alla firma del contratto?
“Beh le possibilità sono molte perché ci sono operazioni di mercato che vanno viste in prospettiva, come sui ragazzi giovani, nelle quali il periodo di scouting è molto lungo. Mentre invece ci sono operazioni di rafforzamento della rosa su calciatori affermati dove il lavoro di scouting è minore perché c’è un curriculum che parla per il giocatore. Le tempistiche quindi variano anche da quello che si sta cercando. Tutto questo va confrontato poi con le esigenze dell’allenatore che sono sempre legate al risultato immediato e coordinandole con quelle che sono le esigenze del Club che vuole aumentare si la competitività della squadra ma anche far crescere in prospettiva il Club. Il tutto è un lavoro che dura un anno: prima si individuano gli obiettivi, poi verso maggio/giugno iniziano contatti con giocatori e Club per approfondire gli obiettivi di mercato, dopodiché si cerca di fare una scrematura e di concludere la trattativa. Una volta quest’ultimo passaggio era molto legato alla città di Milano che era un punto d’incontro per tutti, mentre oggi con le tecnologie è tutto più dislocato. Per concludere sottolineo che bisogna sempre tenere in serbo un piano B o C nel caos in cui la scelta principale non si concretizzi”.
Come sarà improntato il mercato del Bologna?
“Siamo in cerca di qualche tassello che possa portare maggiore competitività alla squadra; questo perché negli anni passati abbiamo lavorato tanto e bene sui giovani. Pensiamo sia utile inserire qualche elemento di comprovata qualità che ci possa permettere di migliorare e continuare a fare crescere i giovani. Non mancherà anche qualche investimento per il futuro”.
