Bologna, escluso il restyling 'leggero': Saputo vuole continuare sulla via già tracciata

Stando a quanto rivela oggi Repubblica, nella sua edizione locale, il Bologna sembra escludere l'ipotesi di un restyling leggero allo stadio Dall'Ara, dopo aver fatto le prime verifiche tecniche. Coprire tutte le gradinate e ammodernarle un po’ costerebbe comunque tanto (60-70 milioni) e darebbe un risultato insoddisfacente, sul piano funzionale ed estetico, dal corto respiro.

Dopo il colloquio di mercoledì tra il ministro dello Sport Andrea Abodi e l’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci, risalgono le azioni del primo restyling, pronto fin da domattina a essere iniziato se solo si trovasse la quadra economica. Il sindaco Matteo Lepore negli ultimi incontri ha aperto anche la porta alla possibilità di uno stadio nuovo, quella preferita teoricamente da Fenucci per i possibili maggiori ricavi che offrirebbe dalle aree ospitalità più ampie (4-5mila posti contro 1700 del nuovo Dall’Ara cioè circa 10 milioni di introiti in più all’anno).

Il timore forte dell’amministrazione è che i tempi di un nuovo stadio possano allungarsi fino al mai. Piano B o C che sia, tutti gli attori in campo sono preoccupati e scoraggiati dai tempi che richiederebbero in ogni caso nonché dispiaciuti di buttare via quasi dieci di lavoro sul piano A. Joey Saputo vuole continuare sulla via già tracciata, nonostante i costi esplosi fino a 220-230 milioni, chiedendo però uno sforzo e un aiuto alla città: se il governo darà 20-30 milioni come pare, ma non lo si saprà ufficialmente prima di un anno, il Bologna spera di trovare soprattutto tra le aziende del territorio quegli altri 50-60 milioni che mancano al conto.