Boni ricorda Musiello: "Che umanità. Segnò ma in una Roma che non decollò"

Loris Boni, calciatore della Roma negli anni Settanta è stato compagno di squadra di Giuliano Musiello, che ci ha lasciati nelle ore scorse all'età di 70 anni. "Era una persona semplice, di una umanità incredibile - ricorda a Tuttomercatoweb.com - è venuto a Roma con un bagaglio ben preciso, da goleador che arrivava dalla B. Ci siamo frequentati molto, giocato insieme anche a Novara, dove ci siamo ritrovati in C2. Seguivo poi in questi ultimi anni anche il suo percorso sempre nel calcio e la sua scomparsa mi ha buttato per terra, non sapevo che non stava bene",

Alla Roma si aspettavano più reti da lui?
"Ha fatto qualche gol importante, ad esempio vincemmo 1-0 col Toro che aveva vinto lo scudetto e segnò lui. Fece due gol col Perugia. Reti ne ha fatte, magari eravamo una Roma un po' povera, che faticava a decollare e non era supportato come in una big dell'epoca. Veniva da un campionato di B in cui aveva fatto 18 gol e si pretendeva abbastanza da lui. Ha comunque lasciato una traccia importante di sè. Era uno che dava tutto, per intendersi uno alla Retegui, potente ma non lento. In progressione era veloce, non macchinoso".

Quali altre curiosità le vengono in mente?
"Era venuto a vivere a Roma, all'Infernetto. Aveva una roulotte davanti a casa ma non era vero che viveva in una roulotte. Semplicemente a volte si spostava anche con quella. Aveva anche un allevamento di cani. E gli piaceva vivere libero"