Da Bonucci-Chiellini a Danilo-De Ligt: nuovi leader crescono. E trattano il rinnovo

Fascia al braccio, ruolo di capitano, parole da leader. E una prova sontuosa: per l’ennesima volta, quando la Juventus ha chiamato, Danilo ha risposto presente. Mica una novità. Arrivato dal Manchester City come contropartita nell’affare Cancelo, il brasiliano è stato una vera e propria (ri)scoperta per i bianconeri. Trascorsi sontuosi, quello sì, tra Real Madrid e gli stessi Citizen, ma l’ultima stagione in Inghilterra non era stata delle migliori. Tant’è che in molti hanno storto il naso - e qualcuno ha drizzato le antenne - davanti a una valutazione da 37 milioni di euro. Quasi tre anni dopo, se da un lato aver ceduto Cancelo non è stata a livello tecnico la miglior operazione mai realizzata, Danilo si è preso la Juve. E la sua fascia. In mille modi diversi: terzino di scorta il primo anno, con Pirlo ha fatto un po’ di tutto. Persino il centrocampista, e neanche lontanamente il peggiore che la Juve abbia schierato nella scorsa stagione. Allegri lo ha riportato all’origine, ma di necessità virtù ha valorizzato la sua duttilità, anche nella difesa a tre vista di recente. E apprezzandone il carisma, quello che deve avere chi vuole portare una fascia così pesante.
È questione di leadership. Quella che ha messo sul campo Matthijs De Ligt. Dal capitano di ieri (sera) al capitano del domani? Tutto può essere, col difensore olandese. Ha impiegato tre mesi per rispondere, ma alla fine ha chiuso lo spiraglio aperto da Raiola assicurando di immaginarsi alla Juve ancora in futuro. Le parole, nel mercato, le porta via il vento, ma a volte hanno peso specifico diverso. Da quando Bonucci e Chiellini sono ai box, l’olandese si è preso sulle spalle la difesa, cambiando anche partner di reparto vista la defezione di Rugani. Risultato? Non certo per l’assenza dei due professori di Harvard, ma la Vecchia Signora in quest’ultima parte di stagione è diventata più solida che mai. E la coppia Danilo-De Ligt non può essere tale a livello tattico, ma lo è nella leadership che questi due giocatori, così diversi per passato, presente e futuro, abbiano saputo imporre e imporsi.
Trattano il rinnovo. A certificare tutto questo, il fatto che i canali per i rispettivi prolungamenti di contratto siano già aperti. Nonostante sia Danilo che De Ligt siano in scadenza nel 2024, non proprio dopodomani. Situazioni diverse: sorprese permettendo - la Juve di svolte e giravolte ne ha offerte su altri tavoli di recente - quello di Danilo dovrebbe essere in discesa. Del resto, per il brasiliano è tutto rose e fiori anche nei momenti difficili delle ultime due stagioni. De Ligt è un’operazione da costruire e cucire, che non potrà mai chiudere le porte a un’eventuale cessione, perché l’interesse internazionale è sempre alto, ma può essere un altro puntello su quello che, l’ha detto lui stesso, un giorno può diventare un capitano della Juventus.
