Spezia, Amian: "Vincere a Napoli ci ha reso più uniti, possiamo battere chiunque"

Tra le sorprese del sempre più convincente Spezia di Thiago Motta c'è Kelvin Amian, terzino francese arrivato in Italia in estate, dal Tolosa militante in Ligue 2. Sin dall'inizio, il difensore ventiquattrenne è stato una delle colonne delle Aquile, impegnato sia come terzino destro che come terzo centrale, nel fluido modulo di Thiago Motta. Ma l'approccio con il calcio italiano non è stato facile per Amian, che in esclusiva a TUTTOmercatoWEB.com racconta le difficoltà incontrate nei suoi primi mesi di Serie A, oltre a fare una panoramica più a tutto tondo di questi primi due terzi di campionato delle Aquile: "Penso che la più grande difficoltà in questo campionato sia la grande attenzione tattica che tutte le squadre mettono in campo. È un aspetto fondamentale, non si lascia nulla al caso ma si curano anche i più piccoli dettagli per ottenere i tre punti. C’è differenza tra il campionato francese e quello italiano, ma lavorando sodo e avendo l’opportunità di giocare tante partite, sono fortunatamente riuscito ad adattarmi rapidamente".
Rispetto ad inizio campionato, però, è cresciuto molto.
"Penso che stia migliorando in tutti gli aspetti perché quello di Serie A è un campionato di livello molto alto, che ti spinge a doverti superare partita dopo partita. Se proprio devo dire dove sono migliorato di più, direi sotto il punti di vista della disciplina e della tattica".
Facciamo un passo indietro. Nella prima parte di campionato avete avuto qualche alto e basso, ma è nel 2022 che avete messo il turbo. Cosa è cambiato?
"All’inizio abbiamo avuto tanti problemi, basta pensare al ritiro estivo condizionato dal Covid che non ci ha permesso di fare nemmeno un’amichevole e i successivi infortuni che hanno condizionato la prima parte della stagione. La squadra però si è sempre allenata al massimo, la rosa giovanissima è maturata con il passare delle giornate e quando lavori bene e hai un gruppo sano, i risultati prima o poi arrivano sempre".
29 punti in classifica, domani c'è il Sassuolo e poi lo scontro diretto con il Venezia: la salvezza si deciderà nelle prossime due settimane?
"Sì, abbiamo due partite davvero importanti davanti a noi con Sassuolo e Venezia. Il concetto però non cambia: dobbiamo sempre tentare di portare a casa più punti possibili per raggiungere il nostro obiettivo".
Tra i vostri segreti c'è certamente Thiago Motta. Com'è cambiato nel corso della stagione?
"Thiago Motta è un allenatore giovane e promettente e penso che, come la nostra squadra, stia migliorando sotto tutti gli aspetti. Ha una grande esperienza, ha giocato ai più alti livelli del calcio mondiale e noi cerchiamo di assorbire al massimo ciò che ci dice".
La vittoria con il Napoli è stata la sliding door della stagione?
"Sì, la vittoria contro il Napoli ci ha reso ancora più uniti e ci ha fatto capire che in questo campionato chiunque può battere chiunque in qualsiasi momento".
Poche settimane dopo Napoli arriva la vittoria di San Siro contro il Milan. Come avete vissuto quegli ultimi minuti?
"Contro il Milan è stato speciale, è una vittoria che siamo andati a prendere tutti insieme. Vincere a San Siro all'ultimo minuto è stato davvero bello e rimarrà per sempre nella storia di questo club e di questa città".
Milan, Napoli, Inter, Juventus: chi vince lo scudetto?
"È una bella lotta, difficile dirlo perché ogni squadra ha la possibilità di dire la sua fino alla fine. Io preferisco concentrarmi sul nostro scudetto da conquistare, ovvero la permanenza in Serie A".
Lo Spezia ha un progetto molto giovane e interessante. Quanti margini di miglioramento avete ancora?
"Come dicevo prima, siamo una rosa molto giovane e abbiamo già dimostrato di saper migliorare. Dove potremo arrivare dipende solo da noi e dal lavoro quotidiano".
Il Picco è diventato un fortino in cui ogni squadra fatica a giocare: quanta carica vi dà il pubblico? Abbiamo bene in mente le immagini prima di Spezia-Cagliari
"Giocare davanti ai nostri tifosi è un vero punto di forza perché ci spingono e mettono pressione all'avversario ed è fantastico. Contro il Cagliari credo di poter dire che sono stati assolutamente determinanti fin dal pre gara e spero di rivedere ancor più gente contro il Venezia".
Chiudiamo con una “promessa”: sta giocando tanto ma ancora non è riuscito a segnare. In caso di primo gol in Serie A… finisca lei la frase con qualcosa che farà per festeggiare.
"Sì, non ho ancora segnato ma non è il mio compito primario quello di segnare, dato che sono prima di tutto un difensore. Se segno vi prometto però una bella vittoria (ride, ndr)".
