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Fiorentina, Kokorin: "Siamo più forti di quanto visto l'anno scorso. Puntiamo all'Europa"

Fiorentina, Kokorin: "Siamo più forti di quanto visto l'anno scorso. Puntiamo all'Europa"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 9 settembre 2021, 12:00Serie A
di Pietro Lazzerini

Aleksandr Kokorin, uno degli oggetti misteriosi della Fiorentina di Italiano dopo il suo approdo in Italia datato gennaio scorso, ha rilasciato una lunga intervista al sito ufficiale viola ripartendo dal suo arrivo e dal rapporto con la città: "Prima di firmare il contratto ho parlato con Barone, Pradè e tutti mi hanno detto che Firenze è una bellissima città. Quando sono arrivato ho notato che è una città ricca di storia, con molti bellissimi posti. Per quello che ho sentito durante gli allenamenti e in queste prime partite sono straordinari. Per quello che ho visto finora, e lo dicono tutti, quando i tifosi avranno la possibilità di tornare allo stadio a Firenze, con lo stadio pieno sarà straordinario". Poi parlando dei problemi con l'italiano: "Avevo iniziato a imparare l’italiano, ma ho qualche problema. Come dicevo sono stato a Roma, ma poi ero tornato a Mosca quindi con l’italiano ho ancora qualche problema. Adesso ho in programma di continuare, ho iniziato a studiare online e non appena rientrerò continuerò. Capisco molte parole ma non capisco come strutturarle. Capisco quello che vuole il mister e che cosa dicono i miei compagni, ma per ora capisco e basta". A proposito degli obiettivi personali invece: "Per me adesso l’obiettivo più importante è quello di essere pronto, dal punto di vista fisico, e di giocare. Non mi interessa se da attaccante, a destra, a sinistra, al centro, da difensore. Vorrei solamente giocare e trovare continuità". Una battuta anche relativa alla sua fama in Russia e a come reagiscono tifosi e media al suo rendimento: "In Russia per me è molto difficile, perché anche quando commetto dei piccoli errori le persone ne parlano come se fossero un grosso problema. Magari faccio qualcosa che penso sia giusto per me, ma le persone che mi seguono pensano che non sia giusto. Ovviamente prima di fare qualcosa devo pensare a quello che faccio. Sarei un essere umano come tutti gli altri ma quando sei un calciatore professionista a volte inizi a essere molto famoso e devi pensare bene a quello che stai facendo". E sugli hater che via social sono sempre più presenti: "Credo che il nostro mondo sia un po’ questo, quando sei ricco le persone che ti odiano, i cosiddetti “hater”, sperano di vederti cadere in basso. Ho molti “hater”. Ed è per questo che devo pensare bene a quello che sto facendo. Magari faccio dei piccoli errori, ma tutti ne parlano come se fossero un grosso problema. Quando un calciatore parla deve pensare bene a quello che dice, quando fa qualcosa deve pensare bene a quello che fa.

Se ad esempio dopo la partita vai al ristorante, devi capire che magari c’è qualcuno che ti fotografa, e da lì può nascere un problema, non solo a livello sportivo, ma anche familiare. Credo che un calciatore debba essere intelligente e capire bene tutte le situazioni". Parlando invece della Fiorentina e di questi primi mesi in viola ha aggiunto: "Per me qui è un ambiente fantastico. Penso al centro sportivo, dove abbiamo sia le strutture di allenamento che gli uffici della Fiorentina, quindi il Presidente Commisso e Barone ci sono molto vicini…non ho mai visto nulla di simile. In Russia abbiamo strutture separate, le strutture di allenamento sono le strutture di allenamento, gli uffici sono gli uffici. C’è meno vicinanza. È molto bello. Ad esempio, penso anche allo chef che arriva e mi chiede “Koko, che cosa vuoi mangiare?”. Duccio è fantastico. Ovviamente vorrei vincere un trofeo con la Fiorentina se possibile. Secondo me la Fiorentina ha giocato bene anche lo scorso anno, meno bene in alcune partite, e credo che la posizione finale in classifica non rispecchi il valore della squadra. Questo deve cambiare a partire da quest’anno, dobbiamo cercare magari di arrivare in zona Europa League, vincere la Coppa Italia, se possibile. Personalmente preferisco uno stile di gioco più aggressivo, più offensivo, e per quello che sto vedendo in questa Fiorentina anche l’allenatore la pensa così". Sulla sua maturità e sulla voglia di vincere, conclude: "Sono tranquillo, prima ero più emotivo, rispondevo se i giornalisti parlavano di me, ma ora sono molto tranquillo, penso solo ad allenarmi. Ora penso solo ad allenarmi e ad ascoltare quello che mi chiedono l’allenatore o i dirigenti, o quello che vuole la mia famiglia. Ora sono più maturo. Voglio vincere ogni volta che gioco. Anche in allenamento, e ogni volta che gioco: non importa se gioco a calcio, a ping pong, a basket o alla PlayStation, voglio sempre vincere, non mi piace perdere. Delle volte dopo una sconfitta vuoi staccare e rilassarti, è vero, ma nel mio caso quando perdo una partita non sono di buon umore e preferisco restare a casa. Voler vincere sempre, questa è la mentalità giusta".

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