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Fiorentina, salvezza e rivoluzione: le ambizioni si rilanciano solo cambiando tutto

Fiorentina, salvezza e rivoluzione: le ambizioni si rilanciano solo cambiando tuttoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
lunedì 1 marzo 2021, 09:00Serie A
di Pietro Lazzerini

La Fiorentina non sfata la maledizione delle due vittorie consecutive e dopo aver battuto in casa lo Spezia nel turno precedente, cade a Udine dopo aver tentato tutta la partita di non andare oltre allo 0-0. Non si è visto niente in campo da parte della squadra viola. Nessuna voglia di vincere, nessuna determinazione da squadra che è ancora invischiata nella lotta per la zona calda del fondo classifica. Sette punti dal nuovo Cagliari di Semplici terzultimo e una sfida contro la Roma che rischia subito di far calare ulteriormente la distanza.

Proprio quando in città si iniziava a respirare un clima propositivo in vista della prossima stagione, il baratro torna ad essere più vicino e minaccioso, con tanti dubbi sull'attualità e sul futuro. È evidente a tutti che se Commisso prenderà le proprie decisioni per via meritocratica, come asserisce fin dai suoi primi giorni a Firenze, confermare dirigenti e allenatore attualmente alla guida del comparto tecnico sia praticamente impossibile. Nono sono arrivate svolte con Prandelli dopo il fallimento di Iachini. Il mercato di gennaio, non ha portato miglioramenti, anzi probabilmente ha indebolito la rosa.

Pradè alla fine della partita si è sfogato contro i giocatori che sono andati in campo e contro l'errore di Milenkovic, ma chi li ha scelti e chi ha permesso al difensore serbo di arrivare a un punto in cui tutto il mondo sa che alla fine della stagione verrà ceduto su espressa richiesta dello stesso giocatore? Gli errori commessi dalla dirigenza e in parte dall'allenatore, sono evidenti a tutti, ma nonostante qualche presa di coscienza qua e la, alla fine Pradè è sempre al suo posto, insieme a Barone che pur essendo emanazione diretta del presidente, non può essere esente da critiche. Anzi.

E allora è scontato pensare che di qui a breve sarà necessaria una rivoluzione. Chiaro, tutto l'ambiente dovrà riuscire nell'arduo compito di compattarsi per raggiungere quanto prima l'obiettivo minimo che è la salvezza, poi sarà la volta dei cambiamenti. Anche perché, confermare in toto l'attuale condizione viola, significherebbe non avere alcuna ambizione tecnica, concetto che mal si sposa con un investimento da 85 milioni di euro, che il nuovo proprietario viola ha effettuato per la costruzione del nuovo Viola Park, un centro sportivo di caratura mondiale che non può ospitare una squadra costantemente in lotta per la salvezza.

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