Fiorentina, un ko non cambia la stagione: il futuro viola deve passare da Italiano

La prova della Fiorentina nella sconfitta subita ieri sera contro la Juventus all'Allianz Stadium non è stata la più convincente dei viola nel corso della stagione. Questo è poco ma sicuro. Vincenzo Italiano, orfano di Castrovilli a causa del grave infortunio al ginocchio, e di Milenkovic colpito da influenza nelle ore subito antecedenti al fischio d'inizio, è stato costretto a cambiare molto con il risultato in campo che ha visto la squadra rendere al di sotto degli standard delle ultime settimane.
Le scelte contestate - Il tecnico viola è stato criticato per aver mandato in campo Ikoné nell'atipico ruolo di mezzala destra, con il francese che si è dimostrato spaesato nei movimenti e soprattutto che è andato a pestare i piedi a Nico Gonzalez, esterno che però ama accentrarsi per cercare dribbling e conclusioni. Non solo. Anche la decisione di schierare Dragowski al posto di Terracciano, con l'errore del portiere che ha permesso a Bernardeschi di siglare l'1-0, è stata mal digerita, soprattutto col senno di poi.
Identità confermata - Nonostante gli errori, magari anche i cambi ritardati e che poco hanno inciso come quello di Callejon terzino al posto di Venuti o di Sottil al posto di Saponara, la Fiorentina non ha mai perso la propria identità di gioco. Il possesso palla è stato nettamente superiore e nel computo delle due partite, un divario di 3 gol a 0 è tutt'altro che fedele al gioco espresso dalle due squadre. È una magra consolazione, ma anche lo spunto da cui ripartire per il rush finale del campionato che potrebbe clamorosamente portare i viola a conquistare dopo tanti anni un posto in Europa.
Valutazione che non cambia - La stagione, al netto di questa partita sbagliata, è comunque più che positiva anzi per certi versi stupefacente. Per questo, la Fiorentina dovrà fare attenzione sulle possibili attenzioni intorno al tecnico e magari arrivare a proporgli una conferma tramite aumento dell'ingaggio e prolungamento contrattuale anche prima della fine del campionato. Il dg Barone continua a rimandare ogni discorso, forse in attesa di conoscere il piazzamento finale, ma questo dovrebbe essere un modus operandi più comprensibile da parte dell'agente dell'allenatore e non del club, che ormai dovrebbe avere ben chiaro cosa ha portato Italiano alla causa viola.
Italiano ha sbagliato? Viva Italiano - Può essere il momento perfetto per dare un segnale. Proprio quando sono arrivati degli errori che hanno portato a una cocente delusione, tutti devono avere ben chiaro che il progetto Fiorentina è assolutamente in linea con quello della carriera di Italiano. Che le due parti andranno avanti insieme volendolo fortemente. Il tempo dei "vediamo" ormai prolungato fin da prima della cessione di Vlahovic alla Juventus, deve essere superato, in special modo quando si parla di una certezza assoluta come quella inerente alla qualità umana e calcistica dell'uomo in panchina. E allora avanti tutta con Italiano, la società lo protegga, lo difenda e rilanci arrivando alla firma del rinnovo il prima possibile. Come non si giudica un calciatore da un errore dal dischetto, non si può rivalutare lo straordinario lavoro di un allenatore per una partita persa. Anzi, è questo il momento per applaudirlo ancora più forte.
