Hellas-Torino 0-1, le pagelle: capolavoro di Vlasic. Nel Verona si salvano solo in tre

HELLAS VERONA
Montipò 6,5 - Nessun intervento di rilievo nel primo tempo: il sinistro di Vlasic è un laser che trafigge tutto ciò che incontra, pensare di opporvisi è pura utopia. Nel finale è l'unico a frapporsi tra il Torino e il raddoppio: decisivo prima su Singo, e poi su Pellegri.
Magnani 5,5 - La sua gara dura ventidue minuti: un paio di sverniciate a opera di Karamoh, poi la fitta al flessore. Dal 22' Coppola 5 - Concede una libertà inconcepibile a Vlasic, che ha tutto il tempo di armare il mancino e sbloccare il match.
Hien 5,5 - Gioca in casa, quando la mette sul fisico. Però è distratto, e in qualche occasione viene infilato pure lui: ingenuo sullo stop a seguire Ricci, che grazia Montipò dopo averlo tagliato fuori in bello stile.
Dawidowicz 5,5 - Dei due braccetti, nel primo tempo, è quello che soffre leggermente meno, ma pure lui si scopre spesso vulnerabile quando il Torino aumenta i giri sull'esterno. Dal 46' Cabal 6 - Personalità. È una conferma. Meriterebbe forse maggiore considerazione?
Faraoni 5 - Di mestiere, qualche situazione pruriginosa nel primo tempo riesce a sbrogliarla. Il guaio è che quella che un tempo era la sua miglior virtù, la capacità di sfondare a ripetizione sul binario, sembra evaporata. Desaparecido. Dal 77' Depaoli s.v.
Tamèze 5 - Il primo sussulto del match reca la sua firma: doppio tentativo e destro centrale che chiama in causa Milinkovic-Savic. Di lì in poi, però, il centrocampo viene bypassato con frequenza, e lui ha la sua dose di responsabilità.
Abildgaard 5 - Zaffaroni ha trovato in lui un equilibratore, in termini di presenza fisica e capacità di garantire copertura al terzetto. Nessuna di queste doti, però, viene a galla oggi: inefficace in entrambe le fasi.
Lazovic 6 - Nelle rade occasioni in cui il Verona trova il modo di affondare in verticale c'è sempre il suo zampino. Non è una casualità. Ultimo a mollare: sfiora il pari con un destro che scheggia il legno.
Verdi 5 - Il magic moment di qualche settimana fa è un lontano ricordo. Non gli riesce quella che dovrebbe essere la sua prerogativa, cucire gioco e imbucare, e resta in panchina dopo l'intervallo. Dal 46' Duda s.v. - Sfortunatissimo: alza bandiera bianca dopo 13'. Dal 61' Braaf 5,5 - Inconcludente. E quell'errore nel finale grida vendetta...
Ngonge 5 - Incassa una fiducia più che meritata dopo l'eurogol del Via del Mare. Ma non sfrutta l'occasione: fraseggio sterile con mediani e attaccanti, nessuna conclusione pericolosa verso lo specchio.
Djuric 5 - Atteggiamento encomiabile: capita di trovarlo addirittura in difesa, in un paio di circostanze. Il terzetto granata, però, lo assorbe completamente: non graffia e fatica pure nel gioco aereo.
Marco Zaffaroni 5 - Squadra molle in avvio e incapace di ricalibrare un'inerzia mentale che viaggia continuamente nella direzione dei granata. Cambi ingiudicabili: si ritrova a gestire quattro infortuni. Il dato inedito è che rimane seduto per l'intera gara: guida solo Bocchetti, oggi.
TORINO (a cura di Andrea Piras)
Milinkovic-Savic 6,5 - I suoi rinvii innescano sempre pericoli in area come l’occasione capitata a Ricci. Attento sui cross che arrivano dal fondo del Verona. Quando viene chiamato in causa, come in occasione del tiro di Cabal, risponde presente.
Djidji 6 - Segue Verdi come un’ombra a Braaf senza dargli un attimo di respiro. Qualche sbavatura specialmente all’inizio ma poi cresce alzando il muro anche se i suoi interventi non sempre sono regolari. Dal 69’ Schuurs 6 - Preciso nelle chiusure, disputa uno spezzone attento.
Buongiorno 7 - Ormai è diventato uno dei punti fermi della retroguardia di Ivan Juric. Si francobolla a Djuric in ogni parte del campo combattendo sui palloni alti e compiendo ottime chiusure. Si fa vedere anche nella fase offensiva accompagnando l’azione,.
Rodriguez 6 - Imposta sempre il gioco dalle retrovie, fa valere il proprio fisico contro Ngonge che dalla sua parte non riesce mai a pungere come sa fare. Ogni tanto si prende qualche rischio ma senza conseguenze.
Singo 6,5 - Una presenza costante sulla fascia destra. Nel secondo tempo blocca la strada a Ngonge con un grande intervento ma poi si divora in due occasioni la palla del raddoppio prima calciando su Montipò e poi mettendo alto da posizione ravvicinata, anche se nel secondo caso era più difficile.
Ricci 6,5 - Cuce bene il gioco granata impostando l’azione palla a terra partendo dalle retrovie. Nella ripresa va vicino alla rete del pareggio sfruttando un rinvio di Milinkovic-Savic, mandando al bar Hien con una giocata favolosa ma fallisce forse la cosa più facile. Dal 90’ Vieira s.v.
Ilic 6,5 - Torna in quello che è stato il suo stadio per due anni e mezzo. Ordinato nella zona nevralgica del campo, dimostra di integrarsi molto bene con Ricci. Pericoloso sui calci piazzati.
Vojvoda 6,5 - Arriva col passo sbagliato sul suggerimento di Karamoh sparando alle stelle da posizione comunque decentrata. Fa vedere comunque delle ottime discese su una fascia non sua ma dove si è ambientato ormai bene.
Karamoh 6,5 - Molto nel vivo del gioco. Cambia spesso fronte d’attacco creando spunti interessati all’interno dell’area di rigore. Nel secondo tempo prova a sorprendere Montipò con un tocco ravvicinato senza successo, generoso anche nella fase difensiva. Rischia di vanificare tutto con un pallone regalato nel finale a Braaf. Dal 90’ Lazaro s.v.
Vlasic 7 - La rete con cui sblocca il match è un’autentica perla. Un saggio delle sue qualità. Fa scorrere il pallone e fa partire dalla distanza una conclusione con il mancino che non lascia scampo a Montipò. Esce per un problema fisico. Dal 61’ Seck 6 - Entra a freddo a causa del problema fisico di Vlasic, fa valere il proprio fisico nella zona offensiva.
Sanabria 6 - Prova a sorprendere Montipò nella prima frazione di gara ma, dopo essersi girato bene, spedisce fra le braccia del portiere. Guida però le ripartenze della sua squadra facendo un buon gioco per i compagni. Dal 69’ Pellegri 6 - Si muove bene e impegna Montipò con una conclusione in diagonale insidiosa.
Ivan Juric 7 - Gioca un brutto scherzo alla sua ex squadra inguaiandola in fondo alla classifica. Il suo Torino domina e il punteggio sarebbe potuto essere più largo specie con le tante occasioni nella ripresa.
