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Il centrocampista con più gol, il miglior box to box. Questo Veretout sembra Schweinsteiger

Il centrocampista con più gol, il miglior box to box. Questo Veretout sembra Schweinsteiger
lunedì 15 febbraio 2021, 13:36Serie A
di Raimondo De Magistris

Parlare di Jordan Veretout è raccontare di un centrocampista quasi unico. Perfettamente costruito per giocare in un centrocampo a due e per arginare il centrocampo avversario, in fase di possesso è calciatore che legge la partita come pochi e vede gli spazi senza palla. Box to box, probabilmente ideale per un campionato come la Premier, è anche leader e rigorista. Segna (quest'anno è a quota 10, la metà dal dischetto), fa segnare (4 assist), ma soprattutto è sostanza. Tanta sostanza.
Di lui se ne parla poco. Non ruba la scena né i titoli. Eppure, tutti sono pienamente consapevoli del fatto che si tratti di un calciatore insostituibile. Alla Roma, ad esempio, mister Fonseca a inizio stagione ha fatto una scommessa con lui: "Arriva a 10 gol e a pagare sarà lui". Ignoto - per ora - l'oggetto del contendere, scontato il finale.

Ma a chi somiglia Jordan Veretout? E qui arriva il difficile. Perché trovare un centrocampista difensivo che si cala perfettamente nel ruolo di mediano davanti alla difesa e arriva al gol con estrema facilità è operazione complicata. Il primo Vidal alla Juve, ad esempio, era centrocampista box to box ma giocava sempre in un centrocampo a tre e con Pirlo al suo fianco. Per temperamento un po' lo ricorda il connazionale Didier Deschamps, ma segnava molto meno rispetto a Veretout, che dal canto suo batte i rigori. Proprio come faceva Yaya Touré, che però aveva una fisicità diversa e preferiva avanzare col pallone piuttosto che senza palla.
Un po' il primo Nainggolan alla Roma, un po' Franck Kessie. Tutti paragoni plausibili ma non perfettamente calzanti. Forse, senza andare troppo in là col tempo, il paragone migliore può essere fatto col miglior Bastian Schweinsteiger, pilastro del Bayern per 13 stagioni che da poco ha chiuso la sua carriera, in MLS coi Chicago Fire. Centrocampista totale, di spada e di fioretto. Dal volto cattivo, dalla classe inaspettata. Proprio come Veretout, uno dei pilastri di questa Roma. Anche se a Trigoria preferiscono sottolinearlo sottovoce.

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