Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

Rufai doveva diventare Re. Preferì il calcio: battuto da Caniggia e Baggio nel 1994

Rufai doveva diventare Re. Preferì il calcio: battuto da Caniggia e Baggio nel 1994TUTTO mercato WEB
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
Oggi alle 14:51Serie A
di Andrea Losapio

Trentuno anni fa, la Nigeria scosse il Mondo. Mondiale statunitense, quattro a zero alla Bulgaria. Vittoria contro la Grecia. E poi sconfitta nell'ultima di Diego Armando Maradona con la nazionale albiceleste, prima di essere condotto all'antidoping da una infermiera. Agli ottavi di finale, ecco l'Italia. Com'è andata è storia nota, con il vantaggio africano, l'espulsione di Zola, la doppietta incredibile di Roberto Baggio a cinque minuti dalla fine e poi con il rigore del definitivo due a uno.

In porta c'era Peter Rufai. Doveva diventare Re, perché era il primogenito di Rufai di Idimu. Era l'erede al trono, ma decise che non era proprio il caso. Perché alla famiglia non piaceva il calcio, mentre lui non voleva vivere in un palazzo con guardie del corpo e un sacco di soldi. Preferiva vivere una vita normale. Che poi non lo sia stata, questo è ovvio.

Nel 1999, alla morte del padre, doveva prenderne il posto, a capo di 30 monarchi di diverse aree della Nigeria. Invece Rufai era al Deportivo La Corona e preferiva prendere il posto di Jacques Songo'o rispetto ad aspirare a un trono. Nel 2012 entrò in coma perché profondamente colpito dalla morte della madre. Ma in quell'estate statunitense nessuno può dimenticarsi Rufai, un portiere diventato quasi leggenda e non perché doveva diventare re.

Rufai è stato salutato così alla Nazionale della Nigeria. “Per sempre nei nostri cuori, Dodo Mayana. Piangiamo la scomparsa del leggendario portiere delle Super Eagles, Peter Rufai, un gigante del calcio nigeriano e campione della Coppa d’Africa nel 1994. La tua eredità vive tra i pali e oltre. Riposa in pace, Peter Rufai “.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile