Il dramma di Beccalossi, 47 giorni in coma. La moglie racconta: "Ora il recupero"

Un’emorragia cerebrale, il coma, il risveglio dopo 47 giorni. Intervistata dal Corriere della Sera, Danila, moglie di Evaristo Beccalossi, racconta il dramma che ha colpito uno dei numeri 10 più amati nella storia dell’Inter. Tutto inizia il 9 gennaio, quando un amico trova Beccalossi in stato confusionale a casa sua: “Avvisa subito mia figlia Nagaja - racconta Danila - che precipita a casa del papà. Evaristo era cosciente, parlava ma non tutto quello che diceva aveva un senso. Decidiamo di portarlo subito all’ospedale Fondazione Poliambulanza di Brescia che non finirò mai di ringraziare per la dedizione”.
La tac al pronto soccorso evidenzia un’emorragia cerebrale, dopo due giorni la situazione si aggrava e Beccalossi entra in coma: “È stato il momento più duro, perché i medici con lucida onestà ci hanno avvisato che non sapevano se sarebbe arrivato al giorno successivo. Tra i primi a essere informati Beppe Marotta, presidente dell’Inter, e i compagni dello scudetto del 1980: Oriali e Bordon tra i primi a preoccuparsi della mancanza di messaggi di Beccalossi, tra i più attivi nel gruppo whatsapp. Nel reparto di terapia intensiva arriva anche il messaggio di Gianni Infantino, presidente della FIFA che non ha mai nascosto la sua fede nerazzurra e il cui idolo è proprio Beccalossi, voluto tra le Legend FIFA.
Il 27 gennaio i primi segnali di risveglio, a Pasqua la difficoltà di capire quanto tempo era passato in ospedale: “Gli amici stretti sapevano - continua Danila -. Spillo Altobelli, Alberto Bollini, Enrico Ruggeri, Nicola Savino. Anche Max Pezzali e la moglie Debora si stanno organizzando per venire a trovarlo. E poi Aldo Serena che si è sempre informato con signorilità e discrezione”. Il 12 maggio Beccalossi compirà 69 anni: “Ora ha davanti il percorso di rieducazione, è ancora lunga. Ma, come da giocatore, mica ha voglia di allenarsi. Quando deve andare in palestra sbuffa”. Nessun dubbio quando la figlia Najaja, che lavora nell’ufficio stampa del club di viale della Liberazione, gli ha chiesto chi andasse in finale di Champions: “L’Inter, ovvio”.
