Il Milan in campo per l’onore: cancellare quello zero in classifica è la cosa più importante

Salvare la faccia è un’esagerazione. Come hanno ricordato Calabria e Pioli ieri, il Milan l’ha persa, se proprio si vuole metterla così, soltanto al Dragao. Contro il Liverpool ad Anfield è persino andato in vantaggio, nella sfida all’Atlético Madrid ha più rimpianti che rimorsi. È stata all’altezza, la squadra rossonera, di questa Champions League. Quella del ritorno dopo sette anni, di un girone della morte, del comunque vada andrà bene così. Ne è stato all’altezza, il Milan, ma oggi torna in campo contro il Porto con zero punti in classifica e questo è un dato di fatto da cancellare il più presto possibile.
Togliere lo zero è la cosa che conta. Ancora più che andare avanti, perché in fin dei conti, al Milan, tutti hanno sempre saputo che la nuova vita europea sarebbe stata complicata. Pressoché impossibile, una volta scoperte le proprie avversarie. Così, se la lezione migliore è quella dura, il Diavolo si è tuffato nella ritrovata Champions con l’idea di dare fastidio a tutti e la consapevolezza che tutti sarebbero stati un passo in avanti. Anche con una vittoria, andare avanti sarebbe difficile, servirebbero gli incastri giusti, un sostanziale aiuto di Klopp. Logico che sia l’unico modo di sperarci ancora, e finché l’aritmetica non condannerà il Milan nessuno dovrebbe farlo. Comunque andrà il girone, non merita comunque, di salutare l’Europa che conta senza punti in classifica. Il big match di stasera, uno da fuori o dentro, è la più grande occasione di farne tre. Forse l’unica. E poi si penserà al derby, il viatico per un sogno molto più realistico da coltivare.
