Jacobelli sull'imminente nuovo ct: "Gattuso e le due taniche da portare a Coverciano"

"Chissà se un giorno, Rino Gattuso piazzerà sul campo di Coverciano quelle due taniche che soffiava ai pescatori di Schiavonea, trasformandoli nei pali di una porta improvvisata, quando giocava interminabili partite con i suoi amici sotto il sole dello splendido luogo di Calabria. Perché, da sempre, per Ringhio il pallone è stato un fatto di passione, quella che l’Italia ha smarrito nell’ultimo anno, per non dire degli ultimi dieci giorni". Inizia così il fondo targato Xavier Jacobelli, presente oggi sulle pagine di Tuttosport.
"Se l’Azzurro che torna agli Azzurri, riferendosi allo staff del nuovo selezionatore, deve essere il motore del rilancio, nessuno meglio di Gattuso sa ciò che deve fare da domani in poi, a 82 giorni dall’Estonia (Bergamo, 5 settembre), un’altra partita del giudizio. Rino - prosegue Jacobelli - sa quali siano le possibilità di rianimare un gruppo che non può, non deve più essere quello dei dolorini « accusati da 18 giocatori su 25 » (Ct. Spalletti); un ectoplasma di gioco e agonismo da non rivedere mai in campo".
In chiusura: "Ringhio per tutti. In Nazionale, il ragazzo delle due taniche è chiamato all’impresa più difficile: la quadratura del cerchio. Missione impossibile? Forse. “Ma nella vita nessuno ti regala nulla. Bisogna farsi un mazzo tanto”. Anche ringhiando, quando ci vuole".
