L'Empoli e il punto di non ritorno: a Monza conta solo un risultato

Monza il primo esame
A centottanta minuti dal termine del campionato, i giochi stanno per essere compiuti. L'Empoli è in bilico tra la permanenza in A (sarebbe l'ennesimo miracolo praticamente a costo zero) e il ritorno negli Inferi della B. Con all'orizzonte una sfida che può determinare il futuro della squadra azzurra. I ragazzi di D'Aversa, dopo la vittoria contro il Parma, una vera e propria boccata di ossigeno, cercheranno di far valere le indubbie maggiori motivazioni rispetto al Monza già retrocesso. Ma guai a considerare i brianzoli le vittime sacrificali di turno: sarebbe un errore madornale che potrebbe costare molto caro.
Motivazione e massima attenzione
Come detto, l'Empoli è motivato a centrare la seconda vittoria consecutiva. Ma le motivazioni non bastano. Servirà una gara attenta, senza sbavature, perché affronterà un avversario ormai senza pressione che vorrà concludere nel migliore dei modi nell'ultima partita tra le mura amiche. Per l'occasione D'Aversa deve fare i conti con qualche acciaccato ma con il rientro a pieno regime di Anjorin e Colombo: il primo, rinfrancato dal gol al Parma, potrebbe essere inserito nuovamente a gara in corso; il secondo, di rientro dalla squalifica, ha una voglia matta di tornare al gol.
Una rincorsa come in un torneo del Grande Slam
Volendo fare un paragone tennistico (lo stesso D'Aversa ne ha parlato dopo la gara contro il Parma) l'Empoli si trova a dover rincorrere come un tennista che, in un torneo dello Slam, ha perso i primi due set ma si è rimesso in gioco vincendo il terzo. La partita di Monza rappresenta il quarto set, fondamentale per sperare di potersi giocare tutto nell'ultima partita disponibile, quella con il Verona. L'Empoli deve pensare a se stesso, cercando di rimanere in carreggiata. Senza strafare, pensando solo al prossimo impegno. Il quale sarà davvero decisivo per le sorti dei toscani.
