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Cagni: "Sonetti mi ha cambiato la vita. Ecco come è finita l'amicizia di 30 anni con Zenga"

Cagni: "Sonetti mi ha cambiato la vita. Ecco come è finita l'amicizia di 30 anni con Zenga"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
Oggi alle 13:23Serie A
di Paolo Lora Lamia

Gigi Cagni, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha ripercorso la sua carriera. Tra i suoi punti di riferimento, ne cita uno su tutti: "Nedo Sonetti, alla Sambenedettese nel 1980. Avevo trent’anni, giocavo terzino, volevo tornare a Brescia. Sonetti mi fa: “Gigi, ti metto libero e ti allungo la carriera”. Ci siamo fidati l’uno dell’altro. Ho smesso a 38 anni, nell’Ospitaletto di Gigi Maifredi e del calcio champagne. Dopo una partita mio figlio di otto anni mi fa: “Papà, gli attaccanti ti scappavano via da tutte le parti: ma non ti vergogni?”. Ok, stop: ho chiuso lì".

Elenca poi le sue soddisfazioni più grandi da allenatore: "La gavetta, le categorie conquistate, una volta la B e due volte la A col Piacenza negli anni 90, le salvezze, il 7° posto con l’Empoli che valeva la qualificazione in Uefa nel 2007. Le persone incontrate, cito per tutti l’ingegner Garilli e il ds Marchetti nel Piacenza tutto italiano. E la consapevolezza che ogni cosa l’ho fatta perché amavo il calcio e provavo a migliorarlo".

Una carriera vissuta tra gioie e delusioni, come la fine dell'amicizia con Zenga: "Fine estate 2015,Walter mi chiama: “Gigi, dammi una mano con la fase difensiva”. Tenga conto che gli ho fatto da fratello maggiore alla Sambenedettese, la nostra amicizia durava da trent’anni. Facciamo la preparazione, mi fa lavorare pochissimo. Un giorno a Bogliasco mi dice: “Gigi, il presidente Ferrero non ti vuole più”. Chiedo al ds Osti se è vera ‘sta cosa. Osti mi dice di no, se l’è inventata Walter. Torno da Zenga, è lì che balbetta, dice che i calciatori gli hanno detto che sono anziano… L’ho mandato in quel posto dove non batte il sole. La sera mi telefona Ferrero: “Cagni mi spiace, ma Zenga non la voleva più. Non si preoccupi, a novembre lo esonero”. È andata proprio così".

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