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L'Udinese contro il Cagliari è di nuovo evanescente, la società rimanda tutti in ritiro

L'Udinese contro il Cagliari è di nuovo evanescente, la società rimanda tutti in ritiroTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 22 aprile 2021, 09:00Serie A
di Davide Marchiol

L’Udinese batte il Crotone, forse ottiene la salvezza (anche se a quota 40 mancano 4 punti), ma poi inciampa malamente contro il Cagliari. I sardi non ha espresso un gioco particolarmente più produttivo dei friulani, ma ci hanno messo più cattiveria, capitalizzando al massimo il rigore realizzato da Joao Pedro. Di preoccupante nei bianconeri non c’è tanto la classifica, o i risultati, nonostante 4 sconfitte in 5 partite, ma lo spartito messo in mostra. Dopo il pareggio contro il Genoa c’è stato un calo abbastanza costante a livello di intensità e attenzione messa in campo tanto che sì, di occasioni da gol per evitare gli inciampi ce ne sono state, ma spesso frutto della casualità e non di una trama ben realizzata. La differenza contro i pitagorici l’ha fatta semplicemente Rodrigo De Paul, che non a caso è sia il capocannoniere che il miglior assist man della squadra.

Contro il Cagliari è mancato qualcosa, Gotti ha sottolineato i diversi palloni transitati pericolosamente nella zona dell’area rossoblù. Il problema è che mai nessuno ha avuto lo spunto giusto per dare il là all’azione e questo è un grosso problema. Forestieri è parso abbastanza schiacciato tra le linee, mentre con Walace e Arslan c’è tanto ordine, ma poco altro. Aggiungiamoci un Pereyra un po’ opaco ed ecco che i friulani hanno faticato ancora più del solito a quanto accadesse. Si può discutere di quanto la presenza di De Paul mascheri i problemi, ma sta di fatto che stavolta di palle gol arrivate tramite trama proprio non se ne sono viste. I sussulti di Nestorovski e Braaf sono arrivati su episodi un po’ casuali. In un match abbastanza negativo si segnala invece in positivo proprio il giovane olandese, che entrando in corsa sta facendo vedere di che pasta è fatto (per essere gettato dall’inizio sembra ancora un po’ acerbo).

Sul rigore di Molina c’è poco da aggiungere, cade all’indietro anche in modo abbastanza naturale, ma con il braccio così largo il penalty purtroppo è quasi inevitabile. Anche stavolta i friulani alla fine non conquistano nemmeno il punto perché gli avversari hanno una chance dagli undici metri, ma anche contro i granata le due occasioni migliori dell’Udinese sono arrivate da iniziative personali o avvenimenti casuali. Un grosso problema soprattutto perché siamo a fine stagione, quando le squadre in costruzione ormai uno spartito dovrebbero averlo, senza andare ad analizzare i risultati ma solo le prestazioni. I friulani invece risultano avere poche idee nel momento in cui De Paul non c’è o è spento. Sicuramente qualche attenuante c’è, infortuni, Covid, alla fine Gotti è rimasto per tanto tempo senza Pussetto e Deulofeu, due giocatori che dovevano essere tra i perni della squadra.

Anche con tutte le premesse del caso però in queste cinque partite anziché progressi sembra di assistere un’involuzione. De Paul è troppo importante, in mezzo al campo sembra l’unico in grado di avere quell’idea in più che permette di alzare il ritmo e creare palle gol. Senza di lui sì, si prova a cercare le fasce, Molina resta giocatore dal cross preciso e dalle ottime capacità nell’uno contro uno per esempio, ma sembra mancare il maestro per fare musica. L’Udinese, per tantissimi motivi, non è ancora riuscita a trovare un’idea alternativa, in modo che anche senza il suo dieci almeno le idee siano chiare. Adesso c’è il match contro il Benevento, dove cercare gli ultimi punti per arrivare praticamente a un passo dalla famosa quota 40, intanto però la società non sembra aver preso bene la sconfitta, arrivata con delle modalità molto simili a quelle che hanno portato ai tre inciampi di fila tra fine marzo e inizio aprile, dunque si va tutti nuovamente in ritiro. Serve qualche passo avanti in fretta, anche perché c’è un obiettivo da raggiungere, un decimo posto da provare a prendere e una stagione nuova da programmare, quindi di motivazioni per un finale di stagione di buon livello ci sono eccome.

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