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La Juve che verrà - Il senso dell'Under 23 e quel che può dare al futuro del club

La Juve che verrà - Il senso dell'Under 23 e quel che può dare al futuro del clubTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 10 marzo 2021, 19:45Serie A
di Marco Conterio

Dieci idee per rilanciare il progetto Juventus dopo l'ennesimo fallimento in Champions. Dalle 15.15 alle 19.45, con un focus ogni 30 minuti, TMW entrerà nel dettaglio di quella che è una rivoluzione a questo punto necessaria per ripartire. Chi dar via, chi a nostro giudizio trattenere. La Juventus deve davvero voltare pagina: se non ora, quando?

La Juventus che verrà è un cantiere. Tra le fondamenta per il futuro bianconero, c'è un tassello che ora più che mai deve assumere importanza capitale per il domani del club. L'Under 23. Sembra un paradosso, perché quando i grandi cadono, c'è meno pazienza per il futuro e un minor sguardo al domani. Invece è ora il momento d'insistere. Invece è adesso il passo da fare. Investire, sperando che altre seguano l'esempio bianconero. Strutturare una formazione B che giochi in C, con l'ambizione di giocare anche in cadetteria, ha molteplici valenze. Economica: c'è la chance di effettuare player trading, che è pratica che in periodo di crisi è certamente redditizia. Arrivare dunque a un target di calciatori che difficilmente saranno dei capisaldi futuri della prima squadra ma buoni per esser cresciuti, sviluppati, per affacciarsi anche tra i big, ma per esser poi messi a plusvalenza in caso di cessione. Mota Carvalho ne è la massima espressione recente, alla stregua di Mavididi.

La crescita dei giocatori Il fattore principale è la crescita del talento. Che senso ha avere, col rispetto per il giocatore tirato in ballo per l'esempio e non per il valore, un Daniele Rugani che si deprezza, o un Sami Khedira o un Emre Can che perde valore, quando al contempo possono esserci in rosa Radu Dragusin o Nicolò Fagioli? L'investimento dev'esser fatto per questi ragazzi, perché possono essere risorse importanti. In primis tecniche, s'intende, perché l'obiettivo deve essere sempre puntato su quello. Andrea Pirlo ha avuto il merito di puntare forti su questi giocatori, tra necessità e virtù, ma è chiaro che il percorso e il progetto sia ancora all'inizio. L'ambizione massima deve esser quella di fare quel che ha fatto il Real Madrid con Vinicius: prendere uno dei crack del calcio internazionale, a suon di milioni, crescerlo per alcuni mesi, farlo ambientare tra i professionisti ma tra le stesse mura calcistiche, per poi lanciarlo tra i big. Quello è il modello, quella è l'aspirazione. Questa è la strada che dovrà continuare a seguire la Juventus nel solco della rifondazione.

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