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La Roma è in finale di Conference! 1-0 al Leicester e volo prenotato per Tirana

La Roma è in finale di Conference! 1-0 al Leicester e volo prenotato per TiranaTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 5 maggio 2022, 22:56Serie A
di Pietro Lazzerini
fonte Dall'inviato

La Roma conquista la finale della Conference League battendo 1-0 il Leicester dopo il pareggio nella semifinale d'andata e prenotando il volo per Tirana dove affronterà gli olandesi del Feyenoord. Mourinho ha messo in campo la strategia perfetta, con una squadra matura che lo ha seguito nel bel mezzo di 65mila bandiere giallorosse. Una partita giocata con concentrazione, determinazione e seguendo il carattere vincente del proprio allenatore, sempre più vero condottiero non solo di una squadra, ma dell'intero popolo romanista. Adesso la Roma potrà viaggiare a Tirana e sognare di poter vincere la prima Conference League della storia, una finale che intanto ha già trasformato una stagione normale in potenzialmente straordinaria.

Le scelte - Come ampiamente previsto alla vigilia, Mourinho si affida a Sergio Oliveira per sostituire Mkhitaryan uomo a cui lo Special One avrebbe affidato volentieri la mediana in una serata come questa. In avanti Abraham, affiancato da Zaniolo e con Pellegrini alle spalle per aprire la difesa del Leicester, che può contare su Vardy nonostante i recenti acciacchi. Rispetto alla probabile degli inglesi, c'è Lookman in avanti mentre va in panchina l'ex Atalanta Castagne in favore di Justin.

La Roma domina - Contrariamente a quanto accaduto nella partita d'andata, il pallino del gioco finisce subito tra i piedi della Roma, che spinta da 65mila tifosi indemoniati ed esaltati dalla chiamata a raccolta della viglia da parte di Mourinho, fin dai primi minuti si è resa pericolosa dalle parti di Schemichel. Prima occasione per Pellegrini su punizione dalla sinistra con il portiere delle Foxes costretto al grande intervento. Sul corner successivo, è Smalling a colpire di testa con la palla che finisce alta sopra la traversa. È il preludio al gol, visto che all'11', un altro grande cross su angolo dalla destra del capitano giallorosso, pesca al centro dell'area Abraham, capace di volare in cielo e segnare l'1-0 con una zuccata imprendibile. La Roma è in controllo e al 17' è ancora Pellegrini a rendersi pericoloso, questa volta pescato in area dall'assist dell'ottimo Zalewski, pendolino sulla sinistra e spina nel fianco della difesa avversaria. Il Leicester non riesce a trovare il bandolo della matassa, e la riprova è l'assenza di tiri in porta nel tabellino inglese alla fine del primo tempo. La Roma invece dà sempre la sensazione di poter pescare il jolly in contropiede e anzi forse si mangia anche un po' le mani per non essere riuscita in un paio d'occasioni a rifinire dalle parti di Schmeichel con Zaniolo e Pellegrini.

Cambio di strategia - Se nel primo tempo la Roma ha cercato con grande foga la rete del vantaggio, poi arrivata in poco più di dieci minuti, nella ripresa è evidente come fin da subito Mourinho abbia deciso di cambiare strategia dando il pallino del gioco nelle mani del Leicester e aspettando il momento giusto per colpire in contropiede, arma affilatissima nelle mani del portoghese. Il primo sussulto, dopo appena un minuto è sempre però a opera della Roma, con Mancini che su corner di Pellegrini non trova la deviazione sotto misura disturbato dal diretto marcatore. Al 55' Zaniolo sfrutta un errore in uscita e di prima lancia Abraham in campo aperto ma il rimbalzo tradisce l'inglese che tocca col braccio sbagliando clamorosamente un controllo che avrebbe potuto mandarlo in porta. La reazione del Leicester, anche grazie ai cambi offensivi è continua ma decisamente sterile, tanto che Rui Patricio continua a toccare la palla solo sui rinvii dal fondo.

Pochi cambi giallorossi - Mourinho non vuole cambiare lo status quo della partita e il primo cambio lo effettua solo al 79' mandando in campo Veretout al posto di Zaniolo. Un cambio per dare maggiore densità al centrocampo mentre il Leicester prova, timidamente, ad alzare i giri offensivi. Rui Patricio è "costretto" alla prima parata a terra dopo 80 minuti di partita, mentre poco dopo è Zalewski ad avere una grande occasione su imbeccata di Sergio Oliveira: il polacco però attende troppo e il suo tiro colpisce l'avversario ben schierato a pochi metri dalla porta di Schmeichel. L'assalto finale degli inglesi fa paura all'Olimpico che però risponde compatto come aveva chiesto Mourinho alla vigilia. Decisamente l'uomo in più che di cui la squadra giallorossa aveva bisogno in una partita storica come questa. Difficile che i tifosi romanisti dormano stanotte.

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