Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

LIVE TMW - Hellas, Sturaro: "Juric cambiato in meglio. Nazionale? Sono distante, ma il lavoro paga"

LIVE TMW - Hellas, Sturaro: "Juric cambiato in meglio. Nazionale? Sono distante, ma il lavoro paga"TUTTO mercato WEB
giovedì 11 febbraio 2021, 16:39Serie A
di Luca Chiarini
Diretta scritta su TUTTOmercatoWEB.com. Premi F5 per aggiornare la pagina!

16.00 - Giornata di presentazione per Stefano Sturaro: il nuovo centrocampista dell'Hellas Verona, acquistato a gennaio dal Genoa in prestito con diritto di riscatto, risponderà alle domande dei giornalisti direttamente dalla sede del club. L'inizio della conferenza, che si svolgerà in forma telematica, è previsto per le 16.15. Vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.

16.14 - Inizia la conferenza stampa.

Quanto è stato importante il tuo rapporto con Juric per il tuo arrivo? Come l'hai ritrovato?
"Il mister è cresciuto, come sono cresciuto io. Ha limato delle parti del suo carattere e del suo essere allenatore: io l'ho avuto nel suo primo anno, quindi penso sia normale. Credo sia cambiato in meglio. Nella mia scelta è stato molto importante: quando tornai al Genoa dalla Juve fu lui la causa, poi quando arrivai purtroppo era andato via. Ma come allora è stato determinante".

Sei già pronto per la prossima partita?
"Mi sento bene, devo lavorare. Sono disponibile, poi è ovvio abbia bisogno di tempo per mettere benzina. Ma sono disponibile a tutti gli effetti".

Perché il Genoa parte sempre male, per poi rimettersi in carreggiata? Qual è il compagno che ti ha più impressionato?
"Genova è una piazza molto particolare, con delle dinamiche che sono difficili da spiegare se non si vivono realmente. Non so dare una risposta. So solo che, da quando sono tornato, il Genoa ha sempre avuto ottimi giocatori. Mi hanno impressionato tutti a livello fisico e mentale: si vede che hanno una preparazione importante. Devo ancora capirli bene nello specifico, ma se il Verona ha fatto così bene negli ultimi anni è perché ci sono dei valori importanti".

Cosa cerchi a Verona?
"Ho bisogno di ritrovare me stesso, delineare un futuro importante. Dopo una partenza sprint, ero arrivato a un punto della mia carriera in cui non capivo più quale fosse la cosa giusta per me. Ho sbagliato alcune cose e forse sono stato gestito nel modo sbagliato, viste le molte partite ravvicinate. Verona può essere un trampolino di lancio per la seconda parte della mia carriera. Sento che, se messo nelle condizioni giuste, posso dare una grande mano".

A che condizioni ti riferisci?
"Non sono qui per fare una vacanza. Mi ritengo un grande professionista, dal primo all'ultimo minuto darò sempre il cento percento, ogni giorno. Verona per me può essere un trampolino di lancio, poi il tempo dirà se tutti avremo avuto ragione. Penso possa essere la situazione ideale per me: per l'allenatore, per la società, per la squadra. Per tante cose".

È anche un punto d'arrivo.
"Spero di far bene: se così fosse il Verona probabilmente ci farà un pensiero, e io ne sarei contento".

Sei arrivato in un momento strano: dopo un girone d'andata strepitoso ci sono stati due passi falsi. Come sta reagendo il gruppo?
"Ci stiamo allenando alla grande, questa settimana anche di più. Abbiamo dimenticato il risultato, ma stiamo lavorando sugli errori, per far sì che non si verifichino più. Poi il campionato di Serie A è molto difficile, e il girone di ritorno ancora di più: dovremo lavorare ancora di più per continuare a fare qualcosa di straordinario".

Qual sono i pericoli della partita di lunedì? Il tuo riscatto è molto alto...
"L'aspetto mentale è molto importante, e il mister cerca di tenere il morale alto. Ognuno reagisce a proprio modo alle difficoltà, in questo il mister è bravo e saprà indirizzarci. Sul riscatto ho già detto che sarei più che contento, e il Verona lo eserciterà se sarà soddisfatto di quello che ho fatto".

Le sensazioni che avevi da fuori sono state confermate dopo il tuo arrivo?
"Il Verona, come d'altronde l'Atalanta, è una squadra simpatica all'esterno. Si vede molto questa voglia di lavorare, di faticare, per colmare dei limiti di qualsiasi tipo. Per questo la forza viene dal lavoro, dallo spirito di sacrificio, da un'emotività importante per quanto riguarda tutto l'ambiente. Questa è la sensazione che avevo da fuori, ed è stata confermata. Sono arrivato qui un po' giù di morale, e in un attimo sono tornato pieno di fame, di voglia di riscatto".

In che maniera siete vicini alla Primavera dopo quanto accaduto a Gresele?
"Dispiace molto: siamo in contatto con i ragazzi della Primavera ogni giorno. Non vorrei dire una stupidaggine, ma non credo di aver conosciuto il ragazzo. Ma è comunque una cosa che ci ha toccato molto, siamo molto vicini alla famiglia e al ragazzo".

Che trattativa è stata?
"È stata molto veloce. Il mister mi ha chiamato la mattina di quando la squadra giocava col Bologna: era abbastanza nervoso, perché se non ricordo male c'era anche Tameze infortunato. Mi fece accelerare, il giorno dopo le due società hanno iniziato a parlare. È stata abbastanza veloce e semplice, perché era la volontà di tutti chiudere l'affare".

C'è grande differenza nell'intensità che hai trovato qui e altrove?
"L'intensità c'è un po' dappertutto, ma poi dipende da come viene portata in campo. Per gran parte della partita noi giochiamo uomo contro uomo, e questo ti porta ad avere un'intensità maggiore rispetto a una squadra che ha un'intensità corale per alcuni momenti, e in altri può mettersi a rifiatare. Noi questo non lo possiamo fare perché abbiamo un altro modo di giocare".

Ci sono tanti ex Genoa a Verona.
"Sì: dai giocatori, allo staff, al nutrizionista. È stato semplice sentirmi subito a mio agio".

Dove può arrivare effettivamente questa squadra?
"Penso che il Verona sia una società in grande crescita. I margini sono grandi: dipenderà da chi guida la società decidere dove voler arrivare. Ma sento che è una società giovane, che ha solo da crescere e migliorare. Adesso è dura fare un pronostico: è più facile all'inizio, nel girone di ritorno è più difficile perché tutte le squadre si sono rinforzate".

Nello scacchiere di Juric dove ti vedi?
"Mi vedo principalmente in mezzo al campo, di fianco al regista. Ma, all'evenienza, come ho già fatto mi posso adattare, sacrificandomi un po'. Ma lo faccio volentieri, se c'è bisogno".

Pensi ancora alla Nazionale?
"La Nazionale è il sogno di ogni calciatore. Non ti stanchi mai della Nazionale, anche se l'hai già raggiunta: è come se fosse sempre la prima volta. Ci penso io, come ci pensa qualsiasi altro calciatore italiano. In questo momento mi sento molto distante, ma so che il lavoro paga sempre. Io lavorerò, vedremo più avanti dove si arriverà".

C'è un'affinità tra Gasperini e Juric?
"Sì. Penso nell'intensità, nel lavoro, nella cura del dettaglio. Anche nel carattere. Sono questi gli aspetti principali che secondo me li accomunano. Per loro non esiste la stanchezza, non esiste l'infortunio. Bisogna sempre cercare la perfezione, anche se sanno che non esiste. La ricerca del massimo, per migliorarsi di continuo".

Cosa ti porti dietro dell'esperienza alla Juventus?
"Alla Juventus ho cambiato il mio modo di vedere il calcio e la vita. Sono stati quattro anni e mezzo che mi hanno fatto crescere molto: mi sento molto più maturo, nonostante io sia ancora giovane. Sono stati anni intensi e duri, che mi hanno fatto vedere le cose in maniera differente".

16.39 - Finisce la conferenza stampa.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile