Lo stallo su Dusan Vlahovic sta costando alla Juve il primo grande obiettivo

Come un leone in gabbia. La nuova Juventus, che vorrebbe chiudere il capitolo Dusan Vlahovic e affiancare un altro grande attaccante a Jonathan David, osserva le ultime vicende di mercato, senza potersi muovere. A meno di sorprese, che sarebbero clamorose visto lo stato della trattativa, Victor Osimhen sembra destinato al Galatasaray, liberissimo di muoversi e anche di mettere sul piatto - sebbene in più tranche - la clausola da 75 milioni di euro che per il Napoli è condizione necessaria alla partenza del centravanti nigeriano.
Quanto costa lo stallo Vlahovic. Osimhen era (?) un grande obiettivo della Juventus, in questo - in verità non solo - Comolli sembrava allineato con il pensiero del suo predecessore Giuntoli. A fermare tutti, però, quell'accordo capestro e un bomber palesemente a fine ciclo, ma che ha tutto il potere contrattuale di questo mondo. Vlahovic e i suoi 12 milioni di euro all’anno, in questa fase, tengono alle corde la Juve, che finché non chiude la questione non può oggettivamente muoversi per un altro grande nome. Resta una missione complicata: anche la risoluzione, che i dirigenti bianconeri proporranno all’entourage di Vlahovic, ha costi alti - una minusvalenza e, senza dubbio, la necessità di una corposa buonuscita - e non è detto che vada in porto. Alla fine, a Dusan un anno fermo, con la prospettiva di partire a parametro zero a fine stagione, peserebbe meno che alla Juventus.
Le alternative. Se non riuscirà a sbloccare la questione Vlahovic, si diceva, la Juve avrà grosse difficoltà ad andare sul mercato per un altro nome “importante”. Non è un caso, a tal proposito, che Comolli stia continuando a lavorare con il Paris Saint-Germain per rinnovare il prestito di Randal Kolo Muani. Non che il francese non sia un nome di peso, ma è un’operazione che avrebbe connotati molto diversi - prestito con obbligo di riscatto a determinate condizioni - e che può contare sul sì, più o meno sicuro, del giocatore. Per ora, il PSG (impegnato questa sera nella semifinale del Mondiale per club con il Real Madrid) non ha mai aperto a soluzioni non definitive.
