Milan, Scaroni: "Le parole di Boban? Figuratevi se sto ad ascoltarle"

Paolo Scaroni non parla di calcio e di attualità calcistica. Intercettato a margine dell’evento “Play for the Future”, organizzato da Fondazione Milan e FIGC, con il patrocinio del Ministero della Giustizia, presso il Teatro Puntozero Beccaria, il presidente del Milan lo ha chiarito sin da subito, ma nel corso dell’intervista i cronisti presenti gli chiedono comunque conto delle parole di Zvonimir Boban: “Si figuri se io sto ad ascoltarle. Oggi non parliamo di calcio. L’intesa era che non parlassimo di calcio”.
Nel corso dell’intervista, Scaroni si è poi soffermato sull’iniziativa odierna e sul lavoro di Fondazione Milan: “Oggi sono qui per allargare un’iniziativa che abbiamo lanciato due anni e mezzo fa. Un’iniziativa che vuole utilizzare lo sport come strumento per il reinserimento sociale dei giovani. Fino ad oggi abbiamo lavorato in tre città: Napoli, Catania e Palermo, mirando a quei giovani che sono oggetto di pene alternative, quindi che non sono nelle carceri minorili. Mentre da quest’anno cominciamo anche con Milano e ci rivolgiamo anche ai giovani in queste case penitenziarie come il Beccaria. Quindi l’iniziativa ha avuto un grande successo e ci è stato chiesto di allargarla, cosa che facciamo con piacere. Alla fine per Fondazione Milan è uno sforzo organizzativo più che finanziario e dà dei risultati estremamente importanti in un settore, quello delle carceri e delle pene dei giovani, che ha così bisogno di interventi. Quindi siamo molto contenti di essere stati iniziatori e di essere stati affiancati anche dalla FIGC. Un grande risultato come un investimento piccolo di denaro ma grande di impegno organizzativo che è quello che diamo noi.
Fondazione Milan fa tante cose. Negli ultimi 20 anni abbiamo investito 12 milioni di euro sempre in iniziative sociali, in Italia e all’estero. Sempre con la stessa finalità: usare lo sport come strumento per contribuire a dare una speranza alle comunità fragili. Ad esempio qui a Milano, intorno a Milano, abbiamo costruito 6 campi di calcio in quartieri un po’ difficili della città. I campi li facciamo in erba sintetica in modo che non abbiano bisogno di manutenzione: così facendo abbiamo subito creato un luogo di ritrovo e di divertimento che cambia la mappa del quartiere. Li vado ad inaugurare quasi sempre ed ogni volta torno a casa felice di quello che abbiamo fatto”.
