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Nainggolan: "Dopo una partita andata a male un ultras dell'Inter mi ha dato uno schiaffo"

Nainggolan: "Dopo una partita andata a male un ultras dell'Inter mi ha dato uno schiaffo"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
ieri alle 22:22Serie A
di Andrea Piras

Nel corso dell'intervista rilasciata a Le Iene, l'ex centrocampista di Cagliari, Inter e Roma Radja Nainggolan si è raccontato: "Da ragazzino ho fatto tante ca..ate, risse, furti… Ho intrapreso un po’ quella strada perché non avevo niente e cercavo di portare a casa qualcosa. La mia fortuna è che sono andato via a 16 anni, altrimenti non so come sarei finito".

Fra gli aneddoti raccontati anche uno ai tempi dei giallorossi: "Usciti dalla camera di Totti, io e Pjanic dovevamo andare dall'altra parte del corridoio e c’era Luciano Spalletti addormentato in mezzo al corridoio. Quindi, io e Pjanic, zitti, zitti, cerchiamo di scavalcarlo per andare nella nostra camera ma lui si è svegliato e ci ha detto: ‘dove ca... andate?!’. Il giorno dopo ha messo Totti e Pjanic in panchina". Più serio un riferimento a quanto accaduto in nerazzurro: "Dopo una partita andata male, vado in un locale per festeggiare il compleanno di un amico. Al tavolo arrivano degli ultras e uno mi tira uno schiaffo. Ho incassato. Ho sempre vissuto così: con la mia libertà".

Infine anche un racconto dei fatti recenti di cronaca che lo hanno coinvolto: "Mi hanno arrestato per ca...te. Avevo scambiato dei messaggi con Sekkaki, un amico d’infanzia. Secondo la polizia erano messaggi in codice, ma parlavamo di soldi prestati. La droga non c’entra, e nemmeno i debiti di gioco. Io sono contro la droga, ma mi hanno descritto come Escobar. È assurdo. Mi hanno giudicato per come vivo, non per quello che faccio. Se un mio amico fa cose sbagliate, è un problema suo, non mio. Io ho sempre detto tutto in faccia. E forse, in questo mondo, è proprio quello il problema"

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