Nasti: "Nazionale? Avevo paura di essermela giocata. La mia testa vorrebbe già essere al Milan"

Marco Nasti, attaccante di proprietà del Milan in prestito al Bari, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport, tornando su quanto accaduto in Nazionale: "Avevo paura di essermela giocata. Poi la settimana prima del ritiro ho sentito Nunziata. Mi ha tranquillizzato tanto: mi ha detto che dalla prossima me la giocherò con tutti gli altri. Ho passato un periodo difficile dopo quel brutto fatto".
Nel suo futuro ci sarà il Milan?
"Io penso sempre che potrei arrivare al Milan, ho solo 20 anni e tutta una carriera in cui dimostrare quanto valgo. Io il numero 9? Spero un giorno di arrivarci. Io ora sono concentrato sul Bari, per il futuro vedremo in seguito, però è ovvio che la mia testa vorrebbe già essere lì. Al Milan è tutto bellissimo, mi hanno cresciuto e aiutato molto. È un posto fantastico”.
Ibrahimovic come si comportava con lei?
"Ibra lo conosciamo tutti: sappiamo che era un po’ quello che faceva casino. Una volta mi mangiò vivo in allenamento perché non gli passai il pallone. Però aveva la mentalità vincente, lo faceva per spronarti. I ragazzi che salivano in prima squadra dalla Primavera non avevano molta confidenza con lui".
