Pizzi: "Chivu ha dimostrato di essere un allenatore molto empatico e di personalità"

Nel corso del suo intervento per il "Festival della Serie A", Fausto Pizzi si è soffermato sul Parma partendo da Ondrejka: "E’ arrivato da esterno d’attacco per infoltire un reparto numeroso. Il Parma aveva Man, Mihaila, Cancellieri e Almqvist, ma lui si è dimostrato molto più di un esterno, un giocatore duttile, tecnico e con grande senso del gol. Chivu l’ha usato anche da mezzala e partendo da dietro ha trovato più volte il modo di calciare in porta, è un grandissimo giocatore da fantacalcio. E’ stato preso come punta esterna, ma sceglierà il prossimo allenatore del Parma, dipende dal modulo. Se si continua con il 3-5-2 può fare le mezzala, con propensione all’attacco, serviranno due centrocampisti di struttura di interdizione vicino a lui.
Il nuovo allenatore? Faccio il tifo per Vanoli e Gilardino, conoscono piazza e ambiente e magari hanno voglia di riscatto, hanno avuto entrambi una stagione in chiaroscuro, la buona stagione di Vanoli è stata macchiata dal finale, vorranno riscattarsi. Suzuki? L’evoluzione del ruolo ha portato il portiere ad essere un calciatore. Al portiere oggi son richieste molte più cose, devono esser più completi, in grado di iniziare l’azione oltre che essere bravi tra i pali. Suzuki ha qualità fisiche non lontane a quelle di Maignan. A livello di Fantacalcio son state due stagioni in una per lui: prima con Pecchia la squadra era più offensiva e Suzuki subiva più gol, ma con Chivu con la squadra bloccata è stato un portiere determinante. Per l’anno prossimo ci punterei tanto.
Sohm? E’ un giocatore fisico, dal rendimento continuo, ha fatto 37 partite su 38. Nell’essere un giocatore fisico ha un cambio di passo clamoroso, da mezzala da inserimento potrebbe sfruttare ancora di più le sue qualità, sa fare gol e assist. E’ un giocatore in grande crescita, all’inizio mi sembrava timido, ma è ancora un 2001, sta prendendo conoscenza delle sue qualità e può fare ancora meglio. Leoni? Non dimentichiamo l’età di Leoni, dicembre 2006, diciotto anni. Contro gli avversari più forti si è esaltato, ricordo vincere a spallate contro Lukaku, mi ha impressionato. Personalità e leggerezza con cui gioca ci fanno sperare per il futuro della nazionale, ci manca un centrale di piede destro forte, abbiamo tanti mancini.
Bernabé? E’ ancora un giocatore giovane, quest’anno è mancato tantissimo al Parma. Soprattutto nella prima parte di stagione con Pecchia, in quel momento della stagione senza di lui il Parma è andato in difficoltà. Con lui in campo il Parma ha più soluzioni, ha qualità e personalità. Per fare il salto deve trovare continuità in Serie A e mostrare la leadership richiesta. Pellegrino? Va monitorato, è la classica prima punta che sa giocare per i compagni spalle alla porta, assomiglia ai centravanti di una volta. E’ molto concreto e in area letale, di testa si fa rispettare. Sia lui che Gimenez del Milan son giocatori da tenere sott’occhio l’anno prossimo, perché quando arrivi a gennaio non è semplice eppure hanno fatto intravedere le loro qualità.
Chivu? Ha dimostrato di essere un allenatore molto empatico, a Parma alla prima esperienza è entrato velocemente nella testa dei giocatori, cambiando modulo e in breve tempo ha ottenuto risultati importanti. Ha già dimostrato di essere un allenatore di personalità, poi passi ad un club come l’Inter, pressione e aspettative sono di altro livello. Però l’Inter lo conosce bene, sanno con chi hanno a che fare e come lavora, è una scommessa ma sulla persona non c’è dubbio, lo conoscono bene. Man? E’ il quinto anno che Man è a Parma, era arrivato l’anno della retrocessione. Ha fatto due anni di B in chiaroscuro, l’anno della promozione è stato invece decisivo con diversi gol. Quest’anno è partito sull’onda del finale dell’anno scorso con lo stesso entusiasmo. Ha qualità straordinarie ma il rendimento è discontinuo, non è una sorpresa vedergli fare cose buone e poi periodi in cui non c’è. Questo è il suo limite caratteriale, per le qualità che ha potrebbe ambire a club importanti.
Bonny? E’ una punta di movimento, con Pecchia faceva il centravanti ma con altre caratteristiche rispetto a Pellegrino. E’ uno che si crea le occasioni. Se dovesse andare all’Inter ritroverebbe un allenatore che lo conosce bene e saprebbe trovargli un ruolo adatto. Taremi, Correa e Arnautovic hanno collezionato presenze nonostante il rendimento avuto. A livello caratteriale, Bonny mi sembra però sia un giocatore che soffre quando non trova continuità. Ma le partite son tante, ci son cinque cambi. E’ destinato a palcoscenici più importanti di Parma, con tutto l’amore e il rispetto che ho per la piazza. E’ un 2003, è molto giovane. Deve maturare sotto porta, tante volte non è cinico e spietato nel trovare la rete. Quest’anno ha fatto 6 gol che non sono pochi, ma altrettante son state le occasioni sprecate. Con qualche gol in più sarebbe stato ancora più ricercato da club importanti, se mantiene quanto fatto intravedere può diventare uno dei giocatori più importanti della Serie A".
