Porto-Juve, dallo sgabello alla tribuna: quanto è dura Oporto per Leonardo Bonucci

Il 22 febbraio 2017 è una data diventata celebre, pure a livello mediatico, per un'immagine: Leonardo Bonucci sullo sgabello al Do Dragao. I suoi compagni della Juventus battono il Porto per 2-0 e quella seduta, quella gara dagli spalti, significa una cosa. Il percorso con Massimiliano Allegri è logoro e destinato a chiudersi. Andrà al Milan, tornerà, e avrà modo di spiegare come lo sgabello sia stata una sua scelta, alzatosi in un momento concitato della gara. All’epoca, sembrò tanto una punizione.
In tribuna Quella di Oporto è una trasferta che in un modo o nell'altro è ostica per il centrale bianconero. Che è ora uomo più maturo e difensore più completo di allora. Un giocatore diventato un leader della Juventus, ma che contro il Porto, stavolta per costrizioni fisiche, non potrà giocare. E' convocato e sarà in tribuna, per essere insieme ai compagni, segno che le rotture di quattro anni fa sono un lontanissimo ricordo. Però, volente, nolente, costretto o no, Bonucci al Do Dragao sembra destinato a essere spettatore.
