Racconti dal primo giorno dell’Allegri-bis: responsabilità e concretezza. E con Leao…

Dopo la scorsa stagione fallimentare, su cui l'amministratore Giorgio Furlani ha voluto mettere nuovamente una pietra sopra ("Si riparte, nuova stagione. La scorsa è andata, guardiamo avanti"), il Milan si è ritrovato per aprire ufficialmente quella nuova sotto la guida di un generale dal servizio garantito Massimiliano Allegri. La giornata di ieri si é sviluppata con un doppio allenamento e con la conferenza stampa del tecnico, accanto a cui ha parlato anche Igli Tare.
Responsabile e concreto
Non ha voluto fare proclami o promesse Massimiliano Allegri oggi a Casa Milan. Davanti alle tante domande sulla possibiltà di vincere lo Scudetto o sull'eventualità di ripercorrere le orme del Napoli della passata stagione, il tecnico livornese è stato chiaro: bisogna lavorare ed essere concreti. Max si è sbilanciato solo sulla Champions League, fissato come obiettivo minimo da rincoquistare immediatamente. Divertirsi, con grinta, vincendo. Alla sua prima conferenza, Allegri é stato simpatico come al suo solito, ma senza fare il venditore di fumo. Lo ha detto chiaramente: bisogna essere responsabili e concreti. A cominciare dalle dichiarazioni e sin dal giorno uno.
Il rapporto con Leao
E questa concretezza si è vista anche durante l'allenamento a porte aperte in cui ha gettato subito la palla in mezzo ai giocatori e ha parlato tanto: Rafa Leao e Strahinja Pavlovic i più coinvolti. Tante anche le indicazioni alla squadra durante gli esercizi di possesso. Ogni volta in cui ha potuto, Allegri si é avvicinato a parlare con Leao: non solo gli “apriti apriti” durante la partitella di possesso, ma anche colloqui ravvicinati, spiegazione di dettagli sulla postura, sullo sguardo alla porta, sul modo di fare gli esercizi. Allegri é in missione con Rafa, evidentemente. Per conto del Milan.
