Amelia su Mourinho: "Lavorando con lui ho capito perché alcuni vincono e altri mai"

Nel corso dell'intervista rilasciata a SportWeek l'ex portiere del Milan e oggi tecnico del Sondrio, Marco Amelia, ha parlato della Nazionale italiana; "Se andiamo ai Mondiali? Dico di sì. Tira un’aria positiva, si percepisce la voglia di non sbagliare, di tornare finalmente a giocarci un Mondiale. C’è convinzione, poi però toccherà al campo.Venerdì sarò aBergamo a supporto diRino, dei giocatori e del movimento per la sfida control’Estonia. È troppo importante".

Sul rischio di mancare di nuovo l'appuntamento: "No, no, no... non ci voglio neanche pensare. C’è una generazione di ragazzi che non ha mai visto l’Italia ai Mondiali: devono viverlo, capire cosa significa l’attesa, l’ansia di scoprire le convocazioni, le chiacchiere da bar, guardare la partita tutti insieme. Che poi non è tanto la partita in sé, ma più tutto il contorno. L’aria d’estate, gli Azzurri che giocano... I ventenni di oggi ne hanno bisogno, è davvero troppo importante".

Nel corso dell'intervista, una considerazione sull'ex tecnico di Inter e Roma, José Mourinho: "Lavorando con lui, ho capito perché alcuni vincono trofei e altri non vincono mai" - spiega - "Ho avuto alcuni dei migliori allenatori della storia: Capello, Lippi, Allegri, Mourinho... Ho cercato di prendere qualcosa un po’ da tutti. Ma se devo fare un nome dico Carletto Mazzone, per i valori, la lealtà, la passione, l’amore per il calcio".