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Spezia, Italiano: "Il Parma ha 15 finali. Agudelo punta bella scoperta, può giocare con Nzola"

Spezia, Italiano: "Il Parma ha 15 finali. Agudelo punta bella scoperta, può giocare con Nzola"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 26 febbraio 2021, 15:30Serie A
di Niccolò Pasta

Alla vigilia di Spezia-Parma, il tecnico delle aquile Vincenzo Italiano ha così introdotto la sfida in conferenza stampa. Ecco le sue parole: “Lo Spezia deve andare in campo per cercare di fare prestazione, perché se non le fai i risultati non arrivano. Dobbiamo preoccuparci più di quello che c'è attorno a una partita di calcio, soprattutto pensare di essere tutti all’altezza della situazione, dobbiamo fare tutti la prestazione. Quando siamo tutti e undici concentratissimi siamo capaci di grandi cose. Non dobbiamo pensare a niente, l’ho detto ai ragazzi: non esistono ultime spiagge, non esistono partite più importanti ma solo partite da cercare di vincere e da affrontare con il piglio giusto. Mancano ancora 15 partite, penso che i punti a disposizione siano ancora tanti. Cercheremo di giocare come abbiamo sempre fatto, sapendo che è una partita importante”.

Che Parma si aspetta?
“Un Parma che chiaramente ha la necessità di venir fuori da quella posizione di classifica. E’ un Parma che ogni partita adesso sono finali da affrontare con il coltello tra i denti ma è quello che dobbiamo fare anche noi, perché siamo in lotta con loro, il campionato è lungo e i punti sono ancora tanti. Può accadere di tutto, e noi dobbiamo pensare che tutte le squadre sono ad un livello superiore rispetto al nostro, e dobbiamo affrontarle tutte col timore di non essere all’altezza. Solo così possiamo metterle in difficoltà, a partire da un Parma che ha a disposizione grandissimi giocatori, che questa categoria la conoscono benissimo e giocatori che se iniziano a giocare, ad esaltarsi e prendere fiducia possono battere chiunque. Massima attenzione come sempre”.

Teme il contropiede?
“E’ una caratteristica che hanno in tanti, è una strategia e un’arma a disposizione per tutti. Loro hanno giocatori velocissimi: Gervinho, Karamoh, gli ultimi arrivati, che sono giocatori di grande velocità e qualità. E’ un aspetto che dobbiamo curare bene, un atteggiamento che dobbiamo avere con massima attenzione, soprattutto non sprecare palloni, non mettere in pericolo la squadra e non dare palloni sanguinosi agli avversari. Lo si fa con tutte, e specialmente con loro cercheremo di sbagliare il meno possibile”.

Siete tranquilli o tesi?
“Non pensiamo che questa sia una partita da preparare avendo tantissima pressione. L’abbiamo preparata come le altre volte, non ci cambia nulla se non cercare di essere più bravi rispetto alla partita di Firenze, dove nella ripresa non siamo stati all’altezza. Dobbiamo rimediare a quel secondo tempo e il nostro obiettivo è non commettere errori e fare la prestazione. Se a livello di concentrazione, attenzione e voglia di vincere non sei come lo sei stato in altre partite, fai fatica con chiunque”.

Quanto sono importanti i rientri di Galabinov, Nzola e Piccoli? Agudelo e Nzola possono coesistere?
“In questo momento è importante recuperare tutti. Abbiamo a disposizione grandissime qualità, diverse tra loro. Penso che in questo momento abbiamo scoperto che si può utilizzare molto bene Agudelo come centravanti, cosa che nessuno si aspettava. Lui è contento di stazionare in quella zona di campo. Sappiamo che lui è abile anche lì, può fare l’esterno, così come Nzola può giocare in varie zone davanti per cercare di mettere in difficoltà le difese avversarie, quindi ben vengano i recuperi di tutti. Abbiamo scoperto altre frecce a disposizione e ora continuiamo con tutti che si devono far trovare pronti, devono cercare di dare il massimo quando chiamati in causa perché in queste 15 partite abbiamo bisogno di tutti. Siamo in tanti e dobbiamo remare dalla stessa parte, cercando di essere il più professionali possibili”.

Cosa deve fare lo Spezia contro squadre che concedono il pallino del gioco?
“Lo Spezia deve essere bravo a difendersi quando subisce, essere bravo a fare la gara quando la può fare, deve cercare di gestire le situazioni anche contro squadre più brave. Sono convinto che se vogliamo arrivare all’obiettivo dobbiamo adeguarci ad ogni situazione: dal gestire le gare a, come visto a Torino, difendersi e sacrificarsi per tutta la gara. Dobbiamo essere bravi a livello tattico e intelligenti a saper cambiare a partita in corso, cambiare anche strategia di gara in gara. Se siamo bravi cerchiamo di avere tante palle gol e concederne poche, altrimenti ci adegueremo a quanto accadrà durante la partita”.

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