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Stipendi in anticipo, lo scacco matto di Lotito: ora la Lazio non ha alibi e scuse

Stipendi in anticipo, lo scacco matto di Lotito: ora la Lazio non ha alibi e scuseTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 31 gennaio 2021, 07:30Serie A
di Riccardo Caponetti
fonte Dall'inviato a Roma

Sempre controcorrente, nel bene e nel male. Claudio Lotito è una continua sorpresa: se qualcuno prova ad anticipare le sue mosse, cade in errore. Perché mentre pensa a una cosa, il presidente della Lazio già ne ha fatta (almeno) un’altra: scacco matto. Stargli dietro, è impossibile, ti prende sul tempo. Anche ieri - all'indomani della decisione della FIGC di consentire la proroga del pagamento degli stipendi - Lotito ha deciso di fare il contrario. Ovvero, pagare alla sua Lazio gli stipendi in anticipo fino a marzo. Una mossa forte, resa possibile dal virtuoso bilancio, fatta per "per dare un segnale" alla vigilia di una gara dal peso encomiabile (oggi alle 15 contro l'Atalanta): per la classifica e per il morale, avendo la squadra di Inzaghi già perso a Bergamo mercoledì nei quarti di Coppa Italia. Anche lo spogliatoio di Formello è rimasto spiazzato, nessuno si aspettava tutto ciò. In un momento del genere, già sarebbe tanto rimanere in regola con i pagamenti: addirittura, versarli in anticipo per i prossimi mesi, non sembrava potesse essere realtà.

Invece lo è. E se da una parte i giocatori sono felici ed esultano, dall'altra adesso non hanno più alibi, ammesso che ci fosse qualche malumore a riguardo. Questo è il punto cruciale, di non ritorno: d'ora in poi, le scuse sono a zero, la Lazio dovrà giocare ogni partita fame, voglia e determinazione. Cosa che durante i mesi scorsi - si vedano le partite contro Sampdoria, Udinese e Benevento - non è successo. Pagando in anticipo, Lotito ha dimostrato di credere fortemente nel gruppo, responsabilizzandolo di fronte ai propri doveri. I suoi obblighi già li ha eseguiti. Dunque già oggi contro l'Atalanta la Lazio è chiamata a rispondere sul campo, provando a ringraziare il presidente con tre punti preziosi in chiave Champions.

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