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Svolta arbitri in tv, Orsato: "In Champions fischio come in Italia. Senza tifosi è più difficile"

Svolta arbitri in tv, Orsato: "In Champions fischio come in Italia. Senza tifosi è più difficile"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 28 febbraio 2021, 19:45Serie A
di Dimitri Conti

L'arbitro italiano Daniele Orsato (che nel fine settimana ha diretto Parma-Spezia, ndr) è stato ospite a 90° Minuto su Rai 2, come prima iniziativa di apertura del mondo arbitrale da parte del nuovo corso AIA: "Il presidente Trentalange ha dato una grande occasione a tutti, l'AIA punta con trasparenza a questo progetto: sta a noi, e agli addetti ai lavori, cogliere l'occasione e far sì che diventi una cosa abituale. Gli errori li facciamo, e credo che negli anni non ci siamo mai tirati indietro nell'ammetterli. Miglioreremo solo cercando di commetterne sempre meno".

Da noi si fischia di più rispetto agli standard europei?
"Bisognerebbe controllare i numeri. Sinceramente io non cambio il mio modo di arbitrare tra Serie A e Champions, non ci trovo questa grande differenza".

Quando crede di aver sbagliato, come si sente?
"Di certo non c'è felicità, si va a vedere subito il motivo per cui si è sbagliato. Proviamo a lavorare sull'errore e non ripeterlo: siamo i primi ad essere molto critici sul nostro operato. Guardiamo più l'errore che la cosa positiva".

Su Inter-Juventus di tre anni fa e il mancato secondo giallo a Pjanic cosa dice?
"Non serve andare a rivederlo dopo tre anni, sicuramente è un errore. La vicinanza dell'azione non mi ha fatto vedere quanto mostrato dalla tv: per me è stato un contrasto fisico al volo, il VAR non poteva intervenire".

Il VAR vi solleva da qualche fischio?
"Beato il VAR, perché ci aiuta sempre di più. Quando scendiamo in campo, vi assicuro, non pensiamo di avere quello: continuiamo a decidere, e se sbagliamo avremo quel salvataggio".

Qualcosa da correggere nel protocollo?
"Non vedo punti scoperti, se ci sarà da modificarlo lo faremo sicuramente per il bene del calcio".

Preferibile dare confidenza o meno?
"Vi posso assicurare che negli ultimi anni il rapporto tra arbitri e giocatori, o allenatori, è migliorato tantissimo e ne siamo contenti. Ovvio che si possa fare sempre meglio, ma il dialogo deve sempre esserci".

Che le ha detto Ronaldo con la Roma?
"Che la palla era entrata, ma io ho risposto che non era così perché l'orologio non aveva suonato. Lui voleva solo sapere come funzionasse il meccanismo, tutto qua".

Ci saranno più arbitri donne?
"Ci sono sempre più donne al livello degli uomini, e un esempio è la Frappart. Anche in Italia ci arriveremo: il gap fisico ormai è ai minimi termini, e penso non dovremo aspettare molto".

Come vi porrete coi giovani?
"Sicuramente il presidente dovrà avviare nuove strade per il reclutamento, e le idee nuove come arbitri che nel mentre giocano possono essere buone. A un giovane arbitro oggi direi che si può arrivare a delle soddisfazioni nel calcio seppure non si sia grandi calciatori".

Sarà superato il limite d'età?
"Ci sono delle regole e vanno rispettate, così come faremo se cambieranno. A 45 anni io mi sento bene, e così gli altri, ma oggi le regole sono queste".

Serve una scuola del VAR?
"È allo studio il VAR in Serie B, e creare una scuola specifica aumenterebbe la competenza. Ieri in Parma-Spezia bravissimo a segnalarmi subito una cosa che l'assistente non avrebbe mai visto".

Semplice arbitrare Parma-Spezia?
"Di partite semplici in Serie A non ne esistono...".

Com'è arbitrare senza pubblico?
"Molto più difficile. Come manca ai giocatori, il pubblico manca pure a noi: ci ho arbitrato una finale di Champions senza, e credetemi che è davvero difficile. Speriamo di tornare alla normalità".

Diffonderete gli audio dal VAR?
"Non abbiamo nulla da nascondere, se le autorità decideranno questo non ci sarà problema".

Sono due anni e mezzo che non arbitra l'Inter. Spera di rifarlo?
"Chiedete al designatore, è lui che mi manda".

D'accordo con una sinergia con le panchine per chiamare il VAR?
"Quando vengono introdotte novità che possano aiutare tutti, siamo d'accordo. Noi saremo sempre dalla parte del giusto, ma ci sarà chi deciderà. Comunque sì, può essere un'idea".

Ci dà aggiornamenti sulla sala VAR unica?
"Ne abbiamo bisogno. Col VAR stiamo migliorando tutti, arbitri e calciatori".

Finale di Champions la partita più emozionante?
"Sarà sempre indimenticabile".

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