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TMW RADIO - Colonnese: "Inter, hai già una fetta di Scudetto. Giustifico più il Napoli della Juve"

TMW RADIO - Colonnese: "Inter, hai già una fetta di Scudetto. Giustifico più il Napoli della Juve"TUTTO mercato WEB
© foto di Lorenzo Marucci
mercoledì 3 marzo 2021, 18:33Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Francesco Colonnese intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Francesco Colonnese è intervenuto in diretta nel corso di Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. L'intervista inizia dal ruolo di Paratici: "Lui è sempre stato un uomo da campo e non da scrivania, la sua carriera è stata costruita scovando talenti, soprattutto giovani, in giro per l'Europa. Quella la sua forza, ma in questo momento gli si chiede altro. Il ruolo del ds è diverso e non è semplice, ci sono anche rapporti con ambiente e squadra da dover gestire".

La Juventus è ancora nella lotta Scudetto?
"Analizzerei generalmente il campionato fatto fin qui: hanno perso troppe partite, nei tempi d'oro non succedeva. Non c'è la squadra solida e concreta che ti dava certezze, questa le va ancora cercando, è sempre a rincorrere: la Juve non ci ha abituati a prestazioni così poco esaltanti. Alla fine una partita come quella di ieri la vinci con i campioni che hai, ma non vedo una squadra guarita, non ai livelli di Milan o Inter. Per me queste due si lottano lo Scudetto".

Vedendo le scene di Lazio-Torino cosa ha provato?
"La solita confusione che c'è in Italia. Il virus sta ancora dilagando, e ci sono troppe voci per prendere decisioni, troppe soluzioni che mandano tutti in confusione. Non si capisce neanche chi abbia ragione o torto, si è tornati a fare lo stesso errore di Juventus-Napoli, una cosa che non doveva succedere".

Come spiegarsi un Napoli così altalenante?
"Li giustifico un po' di più rispetto alla Juventus. A Napoli si è rotto qualcosa: sono passati dall'aver sicurezza nei confronti dell'allenatore, nell'aver perso ogni certezza. Nel calcio con identità e unione si va avanti, mentre le rotture interne sfasciano tutto. Un esempio è l'Inter: dopo l'eliminazione dalla Champions, nel mezzo del disastro societario ed economico, si sono ricompattati verso un unico obiettivo e hanno vinto sempre. In Italia ci piace farci male da soli, c'è un'instabilità veramente incredibile, così penso non succeda da nessun'altra parte in Europa".

Rischia di succedere anche ai migliori.
"Ovunque è così. Non è normale una roba del genere, non va bene: quando scegli un allenatore ci devi collaborare, mentre spesso si ha la sensazione di guerra tra ds e tecnico, che va ad accelerare un processo di confusione. Neanche il virus ci unisce... Sapete dov'è che vanno d'accordo? All'Atalanta. E infatti sono esempio ma... All'estero. Klopp, Simeone e Guardiola ammirano l'Atalanta, infatti. Poi mettono Pessina al posto di Gomez e non cambia niente. C'è solidità, c'è chi comanda: un allenatore serio e preparato a cui tutti hanno dato piena fiducia".

I 4 punti di vantaggio dell'Inter sul Milan valgono già lo Scudetto?
"Una bella fetta, ma solo perché l'Inter è forte, solida. Hanno due giocatori là davanti che fanno tutti e due paura, la differenza. In più la rosa è completa, ci sono tanti giocatori davvero forti: avrebbero dovuto essere ai livelli di Bayern e PSG, squadre così".

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