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TMW RADIO - Garzya: "Fa bene la Roma a puntare sull'Europa League, può anche vincerla"

TMW RADIO - Garzya: "Fa bene la Roma a puntare sull'Europa League, può anche vincerla"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 18 marzo 2021, 18:55Serie A
di Dimitri Conti
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TMW Radio / Archivio Stadio Aperto 2020-2021
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L'ex difensore Luigi Garzya, oggi allenatore, ha parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dai problemi delle italiane in Champions: "Siamo stati un po' sfigati nei sorteggi, diciamocelo pure... L'unica che secondo me ha veramente deluso le aspettative è stata la Juventus, mentre la Lazio ha incontrato i campioni in carica, e l'Atalanta la squadra che ha vinto più volte il trofeo. Dalla Juve ci si aspettava di più: hai fatto un sacrificio immane per Ronaldo ma hanno continuato a vincere scudetti e basta, come succedeva già prima di lui".

La Juve pre-Ronaldo era più forte o più debole?
"Non si può dire... Questa è una Juventus che stanno cercando di riformare, quell'altra era una Juventus già abbastanza rodata. Poi ogni stagione è una storia a sé. Comunque ripeto: Juve unico flop, le altre due le giustifico. Anzi, la Lazio prima se l'era giocata alla pari con il Borussia Dortmund".

Come si fa ora, si punta sui giovani?
"Guardate che non è semplice, e per avere i giovani bravi bisogna spendere. Idem per un settore giovanile all'avanguardia. Qui da noi invece si preferisce puntare sull'usato sicuro, le nostre società sono pigre: prendono il prodotto già fatto, non vanno a prendere i vari pezzi nelle fabbriche".

I giovani poi vanno aspettati.
"Esatto, gli italiani invece vogliono tutto e subito, anche se negli ultimi anni si sta cominciando a puntare su alcuni ragazzi in gamba. Le società però non conoscono la parola tempo".

Quanto incide la precarietà delle panchine nelle scelte? Vengono penalizzati i giovani?
"Squadre che giocano in Champions e puntano ai campionati non si prendono rischi, e poi magari alla fine arrivano a lamentarsi che non ci sono i giovani di prospettiva. Due-tre partite non giocate bene, e i progetti cambiano".

Troppe critiche per Fonseca?
"Un problema soprattutto romano... Difficile trovare un allenatore che a Roma abbia mai lavorato bene. Eppure, vuoi o non vuoi, stanno facendo molto bene, anche con i giovani. Bisogna però saper aspettare, e comunque lottano nella zona Champions: nonostante questo è criticato. Poi li vedo giocare, e sono tra quelli che giocano meglio al calcio".

La Roma sembra giocare l'Europa League senza troppo turnover.
"Io questa cosa che vengano messe le seconde linee in Europa League, manco fosse la coppa primavera... E poi si lamentano.Fa bene la Roma a puntarci, anche perché quest'anno ha la possibilità di vincerlo: se succede, per di più, oltre al trofeo prestigioso, ti garantisci un posto in Champions".

Il progetto, anche in prospettiva, la intriga?
"Ci sono molti giovani, c'è bisogno di avere pazienza. Il problema delle squadre italiane è che spesso, quando maturano, poi li vendono".

Chiesa sta offrendo ottime prestazioni.
"Sì, e con una maglia bella pesante: non tutti riescono a giocare nella Juve. Sono molto contento per Federico: ha qualità, è un ragazzo straordinario e sta dimostrando quanto vale in un'annata non facile. Per la legge dei grandi numeri la Juve doveva vivere una stagione meno fortunata, ma hanno comunque iniziato un percorso con Pirlo e stanno provando a seguirlo. Li aspetteranno, però, questi giovani?".

Cosa ha sbagliato il Torino con Giampaolo?
"Lui secondo me è un buon allenatore, evidentemente non aveva giocatori adatti. Questo benedetto play non è mai arrivato, ha dovuto adattare molti giocatori... Per certi versi la difesa secondo me tra l'altro andava rifondata, tenendo uno o due tasselli. Invece sono rimasti quasi tutti, ma sono inguaiati. Sulla partita di ieri però voglio dire una cosa...".

Prego.
"La dichiarazione di De Zerbi, bellissima. I giocatori che vanno al Sassuolo lo vedono come un'isola felice e un trampolino di lancio, e purtroppo temo anche io che sia così. Lui però sputa l'anima, perché così non si cresce".

Devono diventare un punto d'arrivo?
"Sì, pensarsi come un trampolino di lancio è deleterio per tutto il gruppo. Una squadra che vince 2-0, non può perdere alla fine 3-2. Ok, bella l'estetica del calcio ma quello che conta è la sostanza".

Serve intervenire prima sulle prime squadre o sui settori giovanili?
"Ambedue, ma punterei sempre qualcosa di più sui settori giovanili. Qualche anno fa eravamo i migliori al mondo, ora siamo calati: manca organizzazione e struttura di alcuni club, se si guardano gli stadi italiani sembra di essere in Romania o nella vecchia Russia... Con la burocrazia poi servono vent'anni a farne uno nuovo".

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