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Torino-Sassuolo verso il rinvio: il punto sulle regole e l'intervento necessario dell'ASL

Torino-Sassuolo verso il rinvio: il punto sulle regole e l'intervento necessario dell'ASLTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
mercoledì 24 febbraio 2021, 16:00Serie A
di Ivan Cardia

“C’è la possibilità che non si giochi”. Carlo Picco, direttore generale della ASL di Torino, è stato piuttosto chiaro. Torino-Sassuolo potrebbe non giocarsi: il rinvio della gara, considerato l’emergere di un vero e proprio focolaio all’interno della rosa granata (qui tutti gli aggiornamenti in tempo reale), è una possibilità concreta. E potrebbe riguardare anche la successiva gara contro la Lazio, anche se da quel punto di vista è opportuno aspettare l’evolversi degli eventi di cronaca. I giocatori del Toro, al momento, sono in isolamento presso le proprie abitazioni: su indicazione dell’autorità sanitaria, niente allenamenti al Filadelfia. Un passaggio non scontato, regole alla mano, ma che dà importanti indicazioni su quale strada seguirà l’ASL. Ancora determinante, seppure in un’altra regione, dopo la vicenda legata a Juventus-Napoli. Cosa dicono le regole?

Il protocollo FIGC: isolamento gruppo squadra. Ma ci si può allenare, appunto. Le regole federali introdotte per gestire i casi di positività sono ormai note: in caso di contagio accertato di un giocatore o di un altro elemento, l’intero gruppo squadra va in bolla. Si chiude in isolamento, può continuare ad allenarsi e può anche giocare in campionato. È pero anche possibile: l’aggiornamento datato settembre 2020 fa esplicito riferimento alla Circolare del Ministero della Salute del 18 giugno 2020. La quale prevede testualmente: “Il dipartimento di prevenzione può prevedere, per tutto il gruppo squadra, l’esecuzione del test, in modo da ottenere i risultati dell’ultimo tampone entro 4 ore e consentire l’accesso allo stadio e la disputa della gara solo ai soggetti risultati negativi”. È una possibilità: l’alternativa, appunto, è impedire lo svolgimento della gara. Dopo aver fermato gli allenamenti, è difficile immaginare che l’ASL non possa andare in questa direzione.

Il regolamento della Serie A: un “bonus”. Ma automatico. A inizio campionato, la massima serie ha seguito la regola UEFA: “la gara sarà disputata secondo il calendario di ciascuna competizione, purché il Club in questione abbia almeno tredici calciatori disponibili (di cui almeno un portiere)”. In caso contrario, 0-3 a tavolino ma senza penalizzazione in classifica. Non è questo il caso del Torino, a meno di un repentino aggravamento del cluster, che ovviamente nessuno augura ai piemontesi. Lo stesso regolamento prevede inoltre la possibilità di un rinvio: “qualora, in un arco temporale di sette giorni consecutivi di calendario, dieci o più calciatori del Club - ai quali sia stato assegnato il numero di maglia - dovessero risultare positivi al virus SARS-CoV-2, il Presidente della Lega Nazionale Professionisti Serie A disporrà automaticamente il rinvio della prima gara utile nella quale sarà impegnato il Club, che sarà riprogrammata in una data stabilita insindacabilmente dal Presidente stesso”. Al riguardo, è bene ricordare come non si tratti di un jolly a scelta del club, ma di un rinvio automatico, che può essere concesso una sola volta a squadra, se ne ricorrono le circostanze: al momento, il Torino non arriva a questi numeri (i calciatori risultati positivi sono sette).

Decide la ASL. Il castello di carte del protocollo FIGC e del regolamento della Serie A, come noto, è già crollato ai piedi della competenza in materia sanitaria. È successo proprio sulla vicenda di Juventus-Napoli, che crea un precedente decisivo per chiudere la questione. In teoria, il Toro potrebbe, o meglio, dovrebbe presentarsi allo stadio con i calciatori che risulteranno negativi, pena la sconfitta a tavolino (e in questo caso anche il meno uno di penalizzazione). Una soluzione che esporrebbe tutti a una serie di rischi, e che andrebbe contro il buonsenso di una squadra che non ha avuto (per decisione dell’ASL) la possibilità di allenarsi. Chi deciderà sul rinvio della partita? La Serie A non può, a oggi, disporre il rinvio automatico della partita contro il Sassuolo. La FIGC smentirebbe il proprio protocollo. Interverrà l’ASL, e chiuderà la questione. La principale differenza rispetto alla vicenda di Juventus-Napoli, in fin dei conti, è che in quel caso l’autorità sanitaria creava un problema, peraltro tuttora irrisolto. In questo toglierà le castagne dal fuoco.

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