Torino, Seck: "Lavoro sulla finalizzazione. Scelto il 23 per Michael Jordan, Serie A molto dura"

L'attaccante del Torino, Demba Seck, ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale del Torino. "Siamo molto stanchi, abbiamo lavorato tanto, però è qualcosa che ti serve per il campionato. Sono molto contento per il primo gol, il mister mi ha detto di stare tranquillo, di non giocare sempre per segnare. Juric ci chiede di andare in pressione, l'avversario era girato e poteva andare solo lì".
Su cosa vuole lavorare? "Sulla finalizzazione. A fine allenamento, quando eravamo a Torino, Juric mi diceva di fermarsi. Quando hai la palla vai in uno contro uno, se la perdi non fa nulla".
Sul rapporto con Juric. "È come un padre per me, mi aiuta molto, sono contento della fiducia che mi dà lui, che mi ha dato il Torino. Ringrazio tutti per l'opportunità".
Qual è il bilancio con il Torino? "Sono molto carico, voglio fare tante belle cose. Non ho giocato tantissimo ancora, i tifosi mi vogliono già molto bene. Voglio fare bene per loro, dopo gli allenamenti non faccio grandi cose. Sto a casa, guardo film".
Sul numero 23. "Per Michael Jordan, mi piace molto. Se vedi tutti i grandi hanno questa mentalità del lavoro, io mi ispiro a loro. Penso che nella vita bisogna lavorare".
Chi sta guardando tra i giocatori della A e degli altri campionati? "Mbappé e Haaland, sono della mia generazione. Mbappé lavora molto, fisicamente è cambiato rispetto a quando era al Monaco. Prima era veloce, ora fa un sacco di gol. Haaland è cattivo, vuole fare gol. Non sono un tipo così".
Come ha trovato la Serie A? "Molto molto duro, tattico. Difficile trovare spazi, ma penso di potere fare bene, lavorando molto. Quando ero in Primavera, a Ferrara, spesso facevo allenamenti. Sapevo di non potere giocare lì, ho dovuto lavorare sul mio fisico. Ora sono 80kg, ma spero di arrivare a 83".
