Tottenham, Postecoglou riesce dove hanno fallito Conte e Mou. Ma andrà via

Se proprio te ne devi andare, meglio farlo con stile: Ange Postecoglou probabilmente lo farà, nonostante abbia appena tagliato un traguardo storico per il club, considerando che l'ultimo successo europeo del club risaliva alla Coppa Uefa alzata nel 1983/84 e che in generale l'ultimo titolo era stato centrato nel 2008, quando Juande Ramos vinse la Carling Cup (la Coppa di Lega).
Postecoglou riesce dove Conte e Mourinho hanno fallito. E tutti chiudono con uno sfogo
Un'Europa League ha tutto un altro peso in un periodo storico così lungo senza trionfi. Il tecnico greco-australiano riesce lì dove tecnici come Antonio Conte e José Mourinho hanno fallito, uscendo dopo aver sbattuto la porta. Celebre lo sfogo di Conte, che ha anticipato la risoluzione del contratto col Tottenham: "Per me è inaccettabile" - disse - ". Abbiamo dimostrato di non essere una squadra, ho visto giocatori egoisti che non ci mettono il cuore. Sono abituati qui, non giocano per niente di importante. La storia del Tottenham è questa: 20 anni con questo proprietario e non hanno mai vinto nulla. Colpa solo del club o degli allenatori? Finora ho provato a nascondere la situazione, ma adesso basta".
Ad un mese dall'esonero, Mou si sfogò contro il suo stesso spogliatoio: "Lo spogliatoio del Tottenham è diviso a causa di giocatori egoisti e di agenti che pensano solo ai loro interessi e ad avere rapporti con certa stampa", disse il portoghese.
Anche Postecoglou chiude con uno sfogo: "Non sono un clown"
Anche Postecoglou lascia con uno sfogo. Ad un giornalista che gli chiedeva se fosse consapevole di camminare in un sottile filo fra il successo ed un finale amaro, ha risposto: "Dipende dal tuo punto di vista, ma ti dirò una cosa: indipendentemente da domani, non sono un clown e non lo sarò mai. Mi hai davvero deluso usando una terminologia del genere per descrivere una persona che, da 26 anni, senza favoritismi da parte di nessuno, si è fatto strada fino a raggiungere una posizione in cui guida un club in una finale europea", ha replicato con tono fermo l'allenatore australiano. "Che tu possa suggerire che, in qualche modo, il fatto che non siamo riusciti ad avere successo significhi che io sia un pagliaccio... non so davvero come rispondere a una domanda del genere".
