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Udinese, Sottil: "Sabiri un leader silenzioso. Con Lazio e Cremonese meritavamo di vincere"

Udinese, Sottil: "Sabiri un leader silenzioso. Con Lazio e Cremonese meritavamo di vincere"TUTTO mercato WEB
lunedì 28 novembre 2022, 14:30Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Andrea Sottil, tecnico dell'Udinese, ha parlato a Sky Sport. Queste le sue parole: "Tanti dei miei ragazzi parlano, chi bene, chi abbastanza, l'italiano. Anche prima dell'acquisto in tanti l'avevano studiato. Io sto anche migliorando il mio inglese e i miei collaboratori mi aiutano, anche se la mia parola è quella più importante".

Che tipo di giocatore è Sabiri, visto che lo ha allenato?
"È dotato di un grandissimo talento, quando sono arrivato all'Ascoli mi ero fatto un'idea ma nel quotidiano mi ha impressionato. Lo chiamo un tuttocampista, abbina una grande tecnica a un calcio molto strano quando tira in porta, è impressionante. Poi è molto abile anche nel gioco aereo. Quando provava a calciare le punizioni metteva un'altra porta come barriera e riusciva a segnare".

Lei lo faceva giocare trequartista. Lì è dove si esprime meglio?
"Ad Ascoli si sposava benissimo nel mio 4-3-1-2. Collocarlo tatticamente non è facile. Non è una mezzala pura, né un esterno. Messo alle spalle di una o due punte penso che renda al meglio. Sa attaccare lo spazio, sa rifinire e sa fare gol. Messo al centro può fare la differenza".

Che carattere ha?
"Non mi meraviglio del suo Mondiale, è un leader silenzioso. Sabiri ha una grandissima personalità, anche se sbaglia una palla poi la rivuole subito. Ha fame di arrivare e abbina una grande consapevolezza dei suoi mezzi con una grande personalità. Si parla di un bravo ragazzo, molto intelligente, che ha umiltà. La sua dote migliore è la personalità".

Ebosse non sta giocando al Mondiale, ce lo racconta?
"Mi dispiace che non abbia ancora giocato. È un giocatore forte che ha tecnica e velocità. Può giocare in più ruoli, anche come quinto o quarto di centrocampo. Anche lui è un ragazzo straordinario, è un 1999 e ha un bel piede, anche per la costruzione dal basso. Sa gestire gli uno contro uno a tutto campo ed è un giocatore di grande prospettiva, come tutti quelli che acquista l'Udinese".

Come state vivendo questa sosta?
"Parliamo di una cosa atipica, che non era mai capitata, ma si avvicina a una sosta invernale, quando si davano sempre una decina di giorni di vacanza. Ora dobbiamo gestire il tempo che manca per arrivare al 4 gennaio. Non andremo in ritiro da nessuna parte, abbiamo però organizzato delle amichevoli con difficoltà crescente. Non sono poi stati tanti i giorni di inattività, i test serviranno per arrivare a giocare partite difficili, sia a livello tattico che fisico".

La sosta per voi è arrivata al momento giusto?
"Il calo che abbiamo avuto è stato fisiologico, dopo 6 vittorie di fila si alzano le aspettative, ma alcuni pareggi ottenuti non erano certo da buttare. Con la Lazio a Roma o a Cremona meritavamo di vincere, a volte abbiamo perso brillantezza ma non siamo calati drasticamente. Abbiamo perso anche giocatori importanti e penso che la sosta sia arrivata al momento giusto".

Come sta suo figlio Riccardo?
"Si è operato, ha fatto di tutto per non arrivare all'intervento chirurgico giocando con antinfiammatori e antidolorifici, ma poi non ha retto e ha finalmente tolto questa fastidiosissima ernia. Ora sta bene, penso che in un mese e mezzo possa rientrare. Glielo auguro di cuore".

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