Udinese-Torino 2-0, le pagelle: decidono Molina e Pussetto. Doppio errore di Milinkovic

Risultato finale: Udinese-Torino 2-0
UDINESE (a cura di Giampaolo Gaias)
Silvestri 6,5 - Una paratona su Singo a salvare il risultato. Sempre attento.
Becao 7 - Chiude sempre bene ed è bravo anche in impostazione.
Marì 7 - Esperienza al servizio della squadra. Subito bene integrato, si prende in mano il reparto.
Zeegelaar 6,5 - Vojvoda lo mette a dura prova ma lui risponde sempre presente.
Soppy 6,5 - Quando accelera crea pericoli. Bene in entrambi le fasi. Sta crescendo partita dopo partita. Dall'81' Molina 7 - Entra e segna la punizione che vale l'1-0.
Arslan 6,5 - Buona qualità e tanta quantità. Un paio di assist non sfruttati dai compagni. Esce stremato e claudicante. Dall'81' Walace s.v.
Jajalo 6,5 - Buona partita. Qualche errore nel primo tempo, ma non si abbatte. Gioca con i crampi ma non se ne accorge nessuno.
Makengo 6,5 - Ottima prestazione in tutte le fasi di gioco. Va a tratti ma quando si accende incide sempre.
Udogie 6,5 - Corsa infinita. Non si sa dove trovi le energie dopo l'ennesimo scatto. Prestazione totale.
Success 6 - Si impegna e gioca un match tutto sommato positivo. Deve migliorare nella gestione e nell'ultimo passaggio mentre ha mostrato grande voglia e grinta. Dal 70' Pussetto 6,5 - Torna al gol dopo sei mesi realizzando in pieno recupero il rigore del 2-0.
Beto 6 - Ha grandi doti fisiche, deve migliorare anche nelle scelta e in fase conclusiva.
Gabriele Cioffi 6,5 - Partita maschia e sporca dei suoi. Accetta il duello contro un Toro forse più forte e lo punisce nel finale con un 1-2 devastante. La vince con i cambi, infatti Molina e Pussetto si rivelano decisivi da subentranti.
TORINO
Milinkovic-Savic 4,5 - Il primo tempo scivola via senza l'ombra di un pericolo. Beto appare sempre in agguato, ma il terzetto che lo scherma fa il lavoro sporco, e lui non deve respingere alcuna conclusione. Tracollo nell'extra-time: in ritardo sulla punizione di Molina, affossa Pussetto provocando il rigore che vale il 2-0.
Zima 6 - I braccetti di Juric devono avere soprattutto coraggio. E intraprendenza. Che a lui non manca: appoggia la manovra, si allarga e guadagna metri in fase di costruzione. Le cose migliori le fa però quando non ha la palla: disinnesca un dai-e-vai pericoloso tra Beto e Makengo, sbroglia un mischione in area che annunciava tempesta dopo un cross millimetrico di Arslan. Non ha responsabilità di sorta: fa quel che deve.
Buongiorno 6,5 - Il compito, in partenza, è abbastanza improbo: non far rimpiangere Bremer, fuori per squalifica. La struttura fisica per contrastare Beto però non manca, e infatti i due danno subito vita a un duello fisico appassionante, messo in risalto dai giri bassi sui quali viaggia il primo tempo. Un solo appunto: il teatrino dell'ammonizione cercatissima al momento del cambio se lo poteva evitare... Dal 52' Pobega 6 - Reattivo al punto giusto, anche se il finale lascia grande amarezza.
Rodriguez 6 - Un altro elemento apprezzato dal suo tecnico per le sfaccettature che offre il repertorio. Sa difendere, ma mette anche grande qualità quando c'è da fluidificare la manovra in impostazione.
Singo 5,5 - Udogie quasi lo francobolla, non ha quasi modo né campo per spigionare la propria corsa. Un'occasione, a dire il vero, ce l'ha, ma è troppo approssimativo in fase conclusiva.
Lukic 5,5 - Juric vuole che l'impostazione dal basso transiti dai suoi piedi, tant'è che quando è Milinkovic a smistare lo si trova in posizione di terzo di difesa "aggiunto". Alterna qualche bella imbucata a disattenzioni pericolose in una zona così nevralgica.
Mandragora 5 - Non può che trovarsi a suo agio in un incontro così votato alla tattica. Il peccato originale, però, è il suo: si fa espellere per un intervento scomposto su Jajalo, e proprio da quella punizione scaturisce il gol di Molina.
Vojvoda 6 - L'approccio di Soppy è un po' naif, poi si ricompone e gli rende la vita difficile. A sinistra, nella prima metà, non sfonda praticamente mai. Però ha il merito di stoppare (letteralmente) Success lanciato a rete. Scena che si ripete quasi identica nella ripresa: due interventi che, sommati, varrebbero parecchio, se non fosse per l'harakiri nel recupero.
Praet 5,5 - Il più effervescente dei tre là davanti sino all'intervallo. Svernicia Zeegelaar e offre una bella palla a Vojvoda, che spreca in avvio. Poi pennella per il taglio di Sanabria, che non trova il pallone per centimetri. Svanisce dopo l'intervallo, come il resto del reparto.
Brekalo 5 - Le aspettative su di lui sono sempre alte. Se l'è meritate con un girone d'andata di gran livello. Per buona parte del tempo, però, gira a vuoto: vive di guizzi e colpi, il canovaccio tattico della partita non contempla né i primi né i secondi.
Sanabria 5 - Juric non vuole rinunciarvi, pur sapendo che non è in perfetta condizione. I tre dell'Udinese lo sorvegliano con zelo, eccezion fatta per quel taglio sul cross di Praet che per un soffio non fa capitolare Silvestri. Dal 71' Pellegri 5,5 - Entra nel peggior momento possibile. Avrà modo di rifarsi.
Matteo Paro 5 - Voto da estendere a Juric: bene l'equilibrio tattico, ma in queste gare bisognerebbe osare un pochino di più. Invece la squadra è timida, punge poco e bada solo a non subire. E alla lunga subisce.
