Under 21, Baldini: "Nelle convocazioni non parto dalle qualità tecniche, ma dalle motivazioni"

Il tecnico dell’Under 21 Silvio Baldini si racconta a pochi giorni dalla seconda ‘finestra’ delle qualificazioni europee: “Per qualsiasi italiano, in qualsiasi campo, poter rappresentare il nostro Paese credo sia il massimo - racconta proprio Baldini nell’intervista rilasciata a Vivo Azzurro TV -. Sono molto orgoglioso di poterlo fare e cercherò di ripagare la fiducia di chi mi ha scelto”. Il lavoro da selezionatore è molto diverso rispetto a quello di un club: pochi giorni a disposizione e la necessità di sintetizzare i concetti. “Nelle convocazioni non parto dalle qualità tecniche, ma da ciò che i giocatori sono fuori dal campo. Voglio vedere persone motivate, innamorate di quello che fanno, che abbiano una strada ben precisa da seguire con l’obiettivo di diventare dei top".
“Lo scorso anno eravamo in ritiro pre-campionato a Pescara: mi ero esposto, volevo vincere. Ma in quei giorni vedevo che quello che pensavo era difficile da realizzare. Parlai con mio figlio Mattia e gli dissi che avevamo fatto la scelta sbagliata, che saremmo dovuti andare via”.
Ma è proprio grazie risposta di Mattia al padre che la stagione del Pescara prese la giusta direzione: “Mi disse che io vedo Valentina, la mia figlia disabile, sempre bellissima perché non la guardo con gli occhi delle altre persone, ma con quelli del cuore. Perciò mi suggerì di cercare di vedere i giocatori con gli stessi occhi con cui guardo Valentina. Da quel momento ho giurato a me stesso che l’avrei fatto e posso garantire che se riusciremo ad avere una sinergia forte con questi ragazzi, potremo ottenere i risultati che desideriamo”.
