Gasp: “Inusuale chiudere con due centrocampisti in attacco”. Solo assenze o riferimento al mercato?

Per Gian Piero Gasperini “non è usuale finire la partita con due centrocampisti messi come attaccanti come nel derby o a Nizza”. L’allenatore della Roma, a cui era stato chiesto un riferimento all’uscita dalla comfort zone, lo ha detto in conferenza stampa alla vigilia della partita di Europa League con il Lille. Una risposta di quelle “volute”, nel senso che ha allargato leggermente il tema della domanda. Come se il tecnico volesse mandare un messaggio. Ma partiamo dai fatti.

Le soluzioni con Lazio e Nizza. In entrambe le gare, Gasperini ha chiuso anzitutto con un centravanti di ruolo: Dovbyk o Ferguson a seconda della partita, dato che si sono scambiati i ruoli. A supporto della punta, nei minuti finali del derby c’erano Pisilli e Baldanzi, mentre con i francesi Pisilli e Pellegrini. La risposta di Gasp, intanto, chiarisce alcune idee sulla rosa: Baldanzi, nelle idee dell’ex allenatore dell’Atalanta, è un centrocampista, più che un attaccante.

Solo assenze o pensa al mercato? Quel che più può risultare interessante è cosa ci sia dietro a quelle parole. Nella rosa della Roma, a oggi, ci sono due attaccanti assenti: Leon Bailey e Paulo Dybala, entrambi out per infortunio. Considerando la presenza nel reparto, oltre ai due centravanti già citati, di Soulé ed El Shaarawy, sulla carta la rosa giallorossa è costruita in modo da rispettare i doppi ruoli. E quindi verrebbe da pensare che Gasp rimugini sulle assenze. Ma non è per niente da escludere che il pensiero vada al mercato: non è un mistero che l’allenatore italiano, da sempre particolarmente attento a rinforzare la squadra nel settore offensivo e storicamente propenso a sfruttare al massimo le soluzioni offensive a sua disposizione, avrebbe gradito un ulteriore rinforzo. Magari quel Jadon Sancho che ha animato gli ultimi giorni di calciomercato: “Non ha mai detto no alla Roma”, disse Gasp. Ma non è nemmeno arrivato.