D'Aversa ai saluti con l'Empoli: "Troppi sì, senza aggiungere i però. È stata una mazzata”

"Pensavo, pensavamo di farcela. Ma non ci siamo riusciti. Le sconfitte e le vittorie nel calcio sono il pane quotidiano. Ma quando retrocedi, anche il miglior pane diventa indigesto". Inizia così il post del tecnico Roberto D'Aversa sul proprio profilo Instagram in cui fa il punto sull'annata conclusa con la retrocessione alla guida dell'Empoli spiegando di aver voluto prendersi del tempo per riflettere su quanto accaduto.

"Quindi, mi sono serviti alcuni giorni per metabolizzare la mazzata subita dal mio Empoli. I bilanci in rosso servono per essere analizzati e studiati per non ripetere più gli errori e per imparare a non dire troppi sì, senza aggiungere i "però"... - prosegue D'Aversa nel suo post - Ai tifosi dell'Empoli mando un grazie caloroso e un abbraccio immenso; alla squadra e al Club un affettuoso pensiero per quello che hanno fatto per me, tutti. Forse sarebbe bastato alzare l'asticella in un preciso momento della stagione per non arrivare a dire, alla fine, che bastava soltanto vincere l'ultima partita per portare a termine il compito con modesta sufficienza. Una condizione professionale e dell'animo, questa, che non mi appartiene".

Parole che suonano come un addio dell'allenatore, nonostante un altro anno di contratto, visto che il club ha deciso di ripartire con un nuovo percorso dopo la retrocessione in Serie B.