Nicolini sulla Samp: "Inutile cercare colpe adesso. L'unico pensiero deve essere vincere"

“Sono contento che finalmente sia arrivata la partita da dentro o fuori. Contro la Salernitana questa mentalità non ha più senso. Devi giocare esclusivamente per vincere e questo scenario spesso e volentieri libera le menti, ne so qualcosa”. L’ex calciatore blucerchiato Enrico Nicolini dalle colonne del Secolo XIX parla così della corsa salvezza della Sampdoria che nel prossimo turno avrà uno scontro diretto che potrebbe rivelarsi decisivo e per farlo cita due vecchi allenatori come Boskov (“Cuore caldo e testa fredda”) e Mazzone (“non bisogna farsi giocare dalla partita”).
“L’atmosfera sarà caldissima. Il tifo avrà un ruolo chiave, non lo scopro certo io. Quando ero ancora un calciatore facevo un giochino. Mi dicevo prima di una partita chiave, preferiresti giocarla fuori con due risultati utili su 3 o in casa con uno solo? E già mi davo una risposta. - prosegue Nicolini - Ma me la do ancora di più conoscendo il pubblico sampdoriano. Io questa partita la vorrei giocare dieci volte al Ferraris su dieci”.
L’ex centrocampista non riesce però a spiegarsi come la squadra blucerchiata si sia trovata in questa difficile condizione di giocarsi tutto nelle ultime due gare: “Penso che questi calciatori avrebbero le potenzialità per fare molto di più. Hai voglia adesso a dare le colpe di qua e di là. Ci sarà il tempo per capire, per fare ammenda, per ricercare e dare delle responsabilità. Però secondo me non è ancora arrivato quel momento. Adesso l’unico pensiero deve essere la salvezza. - conclude Nicolini dicendosi però fiducioso - Ci sono ancora alcuni scontri diretti e diverse combinazioni possibili. Bisogna pensare una cosa sola, che vincendo ti salvi. Sull’ultima trasferta a Castellammare ci si ragionerà solamente dopo. Inutile adesso sprecare tempo ed energie nel fare tabelle fini a sé stesse”.
