Ascoli, senti Nicolini: "Servono idee chiare per non vivacchiare in Serie C"

Ex centrocampista dell'Ascoli negli anni '80 e poi allenatore dei bianconeri tra il 1995 e il 1997, Enrico Nicolini ha commentato la situazione del club marchigiano dalle colonne del Corriere Adriatico: "Prima di tutto c'è da capire se la proprietà attuale rimarrà e quante sono le possibilità di fare una squadra competitiva. Il calcio non sparisce dopo una retrocessione in Serie C, ma adesso sarà fondamentale avere le idee chiare, pedalare e ricominciare ma non vivacchiare in questa categoria. Si deve tornare subito in B. Chiunque arrivasse deve sapere che la piazza è esigente, l'Ascoli non può restare in Serie C".
Il club verso la cessione
Dopo l’acquisizione delle quote della North Sixth Group di Matt Rizzetta da parte della Ferinvest di Massimo Pulcinelli, in casa Ascoli si continua a monitorare la vicenda della cessione societaria con due cordate pronte a stringere i tempi: da una parte un fondo d’investimento statunitense e dell’altra un gruppo imprenditoriale con sede in centro Italia.
“A chi garantirà maggiori solidità, Pulcinelli consegnerà le chiavi del club bianconero. In sostanza il 90% delle quote comprensive anche della Cedibi. Nonostante i rumors che circolano in città Pulcinelli non resterà come azionista, ma uscirà del tutto dal capitale sociale. - si legge oggi sul Corriere Adriatico - Con entrambi la società bianconera ha avviato la due diligence. (…) Dossier che da mercoledì comprende anche la relazione dei conti della società di corso Vittorio Emanuele dal 1° gennaio ad oggi, in attesa dell’approvazione del bilancio a fine giugno. Secondo indiscrezioni i numeri non si discostano molto da quelli della relazione precedente”.
I tempi per l’eventuale passaggio di proprietà sono stimati in circa un mese, come già avvenuto quando Pulcinelli rilevò il club da Bellini, ma si cercherà di stringere i tempi perché c’è un campionato da preparare e una squadra da allestire. Senza contare le scadenze come l’iscrizione in Serie C che scade il 4 giugno, data in cui bisognerà depositare l’intera documentazione comprensiva di una fideiussione da circa 350mila euro e il pagamento di stipendi, ritenute Irpef e contributi ai tesserati per circa 2 milioni di euro.
